Reflusso gastroesofageo: La posizione che assumiamo quando dormiamo può essere molto importante per il nostro stato di salute, può, infatti, migliorare o peggiorare i sintomi di particolari condizioni.
Addormentarsi sul lato sbagliato, ad esempio, può aggravare i fastidi creati da chi soffre di reflusso gastroesofageo, alimentando quindi il bruciore di stomaco. Dormire sul lato sinistro, invece, aiuterebbe a placare i disturbi.
Le ragioni per cui succede tutto questo non sono del tutto chiare, ma sembrano essere state confermate da uno studio pubblicato su The Journal of Clinical Gastroenterology. Da questo studio è emerso che dormire sul fianco sinistro mantiene la giunzione tra esofago e stomaco al di sopra del livello dell’acido gastrico, in particolare limita il reflusso gastrico.
Nel loro lavoro, gli scienziati hanno reclutato un gruppo di volontari sani a cui hanno fatto consumare pasti ricchi di grassi per diversi giorni, per indurre il bruciore di stomaco.
Subito dopo i pasti, i volontari hanno trascorso quattro ore sdraiati su un lato o l’altro. Con l’aiuto di dispositivi atti a misurare l’acidità esofagea, i ricercatori hanno scoperto che la quantità totale di reflusso era significativamente maggiore quando i soggetti rimanevano sdraiati sul fianco destro. Una cosa che sarebbe stata confermata anche da altri studi.
Dormire sul lato sinistro, quindi, potrebbe apportare benefici per chi soffre di reflusso gastroesofageo.
Sembra che questa posizione favorisca anche la digestione: il cibo scorre con naturalezza attraverso lo stomaco e gli enzimi pancreatici sono secreti gradualmente. Una cosa che consentirebbe di svegliarsi senza il consueto senso di pesantezza e che potrebbe valere anche per i riposini pomeridiani.
Meglio, però, non dormire sul fianco sinistro se si soffre di insufficienza cardiaca. Durante una ricerca canadese, i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of the American College of Cardiology, 75 pazienti con insufficienza cardiaca e 75 soggetti sani sono stati osservati nelle loro abitudini di notturne.
I ricercatori hanno valutato sia la posizione mantenuta durante la notte, che la qualità del loro sonno con un apposito esame, la polisonnografia.
Dopo aver valutato anche le condizioni del cuore di ciascun partecipante allo studio, gli scienziati avrebbero concluso che i pazienti con insufficienza cardiaca tendono spontaneamente ad evitare di dormire sul fianco sinistro e lo fanno tanto di più quanto maggiore è l’ ingrossamento del loro cuore.
Una cosa dovuta anche al fatto che dormire sul fianco sinistro avrebbe effetti negativi sul cuore dei malati: ad esempio, aumenterebbe la congestione polmonare (dando di conseguenza difficoltà di respiro), la frequenza cardiaca e affaticherebbe il cuore, risultando dunque più scomoda per il paziente che si rende conto del peggioramento.