Produrre energia elettrica mentre si utilizza lo sciacquone del water. Sembra un’idea da pazzi, eppure potrebbe ben presto diventare realtà. I ricercatori della Seoul National University e del Korea Electronics Technology Institute (KETI) hanno escogitato un modo per sfruttare il moto delle acque, proveniente sia dalla pioggia che dallo sciacquone dei water, come fonte di energia sostenibile.
La tecnologia si avvale di una struttura composta da materiali dielettrici che sviluppano una carica elettrica quando vengono messi in acqua. Per realizzare il loro progetto, gli scienziati hanno adattato un trasduttore per convertire l’energia meccanica proveniente dal movimento dell’acqua in energia elettrica.
Il trasduttore è costituito da diversi strati, avvolti da elettrodi trasparenti. Il base agli esperimenti condotti, sembra che il gruppo di ricerca abbia dimostrato che in un tale sistema il moto da una goccia d’acqua può generare elettricità sufficiente per alimentare un LED verde.
Gli elettrodi sono flessibili e trasparenti, questo significa che potrebbero essere utilizzati per rivestire finestre e tetti, per catturare il movimento della pioggia, o persino i water, per produrre energia a partire dal flusso d’acqua.
Dispositivi più grandi potrebbero invece essere collocati in fiumi e torrenti.
Andreas Menzel, che sviluppa nanodispositivi semiconduttori presso l’Università di Freiburg in Germania, ha così commentato il meccanismo proposto: “I ricercatori hanno approfittato dell’elettrificazione da contatto tra un polimero e le gocce d’acqua in movimento per progettare un semplice raccoglitore di energia. C’è un sacco di moto prodotto dall’acqua nel nostro ambiente, pensiamo alla pioggia, alle onde del mare o delle acque reflue, in cui questi tipi di generatori di energia possono trovare applicazione”.
Utilizzare dei raccoglitori di energia basati su questo nuovo concetto, apre la strada a una nuova applicabilità delle tecnologie orientata ai movimenti naturali dell’acqua. I ricercatori sono fiduciosi e credono di poter sostanzialmente ispirare nuove metodologie per produrre fonti energetiche pulite che possano contribuire anche a creare abitazioni autosufficienti.
Ecco il video che mostra un esempio di come questa nuova tecnologia può funzionare: