La creazione di questo spazio verde è stata resa possibile grazie all’ apporto di vivaisti, psicologi e artisti che hanno dato vita, presso la Casa di Gello, a questo centro diurno per giovani adulti autistici.
Si chiama la Rosa di Gerico, il progetto è della Fondazione Vivarelli, e gestito da Agrabah, un’associazione onlus che si occupa appunto di persone affette dallo spettro autistico.
“Il giardino – spiega il presidente della Fondazione professor Giulio Masotti, geriatra emerito dell’Università di Firenze – è realizzato con piante che nella produzione vivaistica sarebbero scartate perché cresciute imperfette. Fiorirà tutto l’anno e avrà diverse aree dedicate alla stimolazione dei sensi. I giovani ospiti di Agrabah si prenderanno cura delle piante imperfette e le aiuteranno a diventare un giardino perfetto”.
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Il perchè di uno spazio di connessione tra verde e autismo
È stato chiamato Rosa di Gerico perché questo fiore rappresenta bene lo spirito del progetto: in natura è chiuso a riccio e sembra privo di vita, ma appena viene irrigato inizia subito a schiudersi e i rami tornano verdi.
Per questo motivo è noto anche come la pianta della resurrezione o della rinascita, e con questo si auspica che anche i giovani autistici possano vivere una nuova vita.
Il giardino è stato progettato dall’architetto di giardini Andrea Mati e realizzato dall’azienda vivaistica Mati 1909 e Alessandro Masetti, partner dell’iniziativa.
Occupa un’area di 800 mq all’interno della proprietà, poco meno di un ettaro coltivato a frutteto e ortaggi con la presenza di una serra riscaldata di 250 mq, di una fredda di 160 e dell’asina Agnese, mascotte insieme alla capra Nina.