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Come usare il piretro per allontanare zanzare e insetti
Il piretro è un insetticida naturale perfetto per il nostro orto. Ma attenzione: può danneggiare anche le api. Ecco come usarlo per scongiurare danni…
Gli insetti sono un elemento fondamentale nel nostro ecosistema. Pensiamo per esempio alle api: fondamentali per la vita sulla terra, se non ci fossero bisognerebbe (letteralmente) inventarle! Eppure, gli insetti possono essere un gran fastidio, non solo per gli orti (pensiamo agli infestanti), ma anche per l’essere umano: le zanzare, in estate, rappresentano uno dei nostri nemici numero uno! Visto il diffondersi di una forte cultura ambientalista, si cerca sempre di più di ricorrere a sostanze naturali per allontanare o uccidere gli insetti fastidiosi o dannosi. Una di queste sostanze green è il piretro. Insetticida naturale, si ricava da alcuni tipi di fiori della pianta Tanacetum cinerarifolium.
Vediamo insieme come agisce, come possiamo utilizzarlo e alcune controindicazioni.
Piretro, insetticida naturale
Insetticida naturale, uno dei pochi impiegati anche nell’agricoltura biologica, il piretro si ottiene dal Chrysanthemum cinerariifolium, della famiglia delle Asteraceae. Si tratta di una particolare specie di crisantemo, noto anche come Composite.
Nell’aspetto è molto simile a una margherita (come si vede in foto). I petali di questo fiore sono ricchi di piretrine, principi attivi – contenuti anche nei semi della pianta – che interferiscono con il sistema nervoso di molti insetti. Tra cui anche le zanzare!
esemplare di Piretro del nostro Amico Padre Bio
Per il fatto stesso di essere ricavato da una sostanza naturale, il piretro è impiegato anche in agricoltura biologica. È stato infatti inserito nell’Allegato II B del Regolamento Ce 2092/91, relativo al metodo di produzione biologico. È poco tossico, ma è a tutti gli effetti un insetticida: chi vuole impiegarlo deve quindi fare estrema attenzione (come spieghiamo più avanti). La sua azione può essere infatti tossica anche per insetti preziosissimi come le api.
Oltre a essere insetticida, può essere impiegato come insettifugo in alcune formulazioni: è capace cioè di allontanare gli insetti, senza ucciderli.
In Oriente è conosciuto sin dai tempi antichi. Oggi è sfruttato soprattutto in Africa e Oceania: Kenya, Tanzania, Tasmania e Australia sono i principali produttori di insetticidi a base di questa sostanza.
Per questo tipo di impiego, i fiori di Chrysanthemum cinerariifolium vengono raccolti, essiccati e macinati. Il composto così ottenuto viene poi diluito e irrorato sulle piante.
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Piretro: come agisce e modalità di azione
Come abbiamo accennato, il piretro agisce sul sistema nervoso degli insetti. Una volta entrati in contatto con la sostanza, gli animali cominciano ad avere difficoltà motorie. A dosi elevate, gli insetti vengono portati a una completa paralisi.
Visto che il principio attivo è poco persistente (agisce velocemente prima di dissiparsi), può non causare la morte dell’animale. Funge quindi anche da insettifugo, allontanando zanzare e altre animali dalle zone dove viene individuato. Si degrada facilmente, basta un po’ di luce solare: non rimane quindi nell’atmosfera, nel terreno o sulle piante. Non è ‘sistemico’: non entra cioè in circolazione nei fluidi delle piante. Non è ‘citotropico’: non attraversa i tessuti delle piante.
Tutte caratteristiche che lo rendono un ottimo alleato naturale contro i parassiti. Ciononostante è un vero e proprio insetticida, occorre quindi fare particolare attenzione nell’impiego:
- Non usatelo mai durante la fioritura. In questo modo, eviterete di colpire le api impollinatrici.
- Mai usarlo vicino ai corsi d’acqua: stagni, piccoli laghi, fiumiciattoli. Il piretro infatti interferisce anche con pesci, rettili e anfibi, risultando tossico per loro.
- Se lo utilizzate nell’orto, attendente un paio di giorni prima di consumare verdure, ortaggi e frutti trattati.
- Evitate l’utilizzo abbondante e prolungato nel tempo. Gli insetti potrebbero infatti abituarsi e sviluppare una certa resistenza.
FOTO: Padre Bio di Otricoli