La start up tedesca Sinn Power ha presentato la prima piattaforma galleggiante ibrida al mondo che produce elettricità da tre fonti di energia rinnovabile: sole, vento e mare.
Concepita come un sistema modulare, è estremamente facile per capacità di connessione e di espansione, con una varietà di combinazioni differenti possibili.
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La struttura della piattaforma ibrida
Progettata per gestire onde alte fino a 6 metri, può raccogliere energia da onde alte 2 metri, senza che la piattaforma si muova moto, grazie ad una serie di galleggianti che si muovono di 3 metri, con aste che vanno su e giù in risposta all’attività delle onde.
Ognuno di questi galleggianti può generare fino a 24 kW in condizioni ideali, e ce n’e’ uno su ciascuna unità galleggiante da 12 x 12 metri.
E’possibile, inoltre, posizionare turbine eoliche da 6kW in ciascun punto di giunzione, e coprire tutta la superficie superiore con pannelli solari che potrebbero contribuire fino a un totale di 20 kW alla potenza finale dell’unità.
L’importanza della modularità
L’ingegnere Philipp Sim, CEO di Sinn Poer, ha spiegato che la modularità è stata un aspetto chiave fin da quando hanno iniziato a sviluppare tecnologie marittime.
“La piattaforma galleggiante può fornire energia marina rinnovabile alle località insulari e contribuire all’implementazione modulare di parchi eolici. Noi siamo i primi a offrire una soluzione che mixa onde, vento e fotovoltaico di piccole dimensioni, personalizzabili in base alle condizioni climatiche della località”.
I sensori elettrici
Sensori elettrici con grado di protezione I968 di cui è dotata la piattaforma ibrida, trasmettono continuamente dati ai centri diagnostici. Sono i veri e propri organi sensoriali di tutta la struttura: consentono di rivelare tempestivamente anomalie, prevenendo potenziali guasti e analizzando la potenza erogata.
L’attuale collocazione
Basata vicino Monaco di Baviera e con un sistema di test permanente ad Heraklio. sull’isola di Creta (Grecia), la piattaforma galleggiante ibrida ha attirano le attenzioni di potenziali partner e di investitori.
Per come è strutturata, potrebbe fornire energia a vari livelli, alle isole come a intere comunità costiere.
Philipp Sim fa capire che non c’è limite alle unità che si possono attaccare l’una all’altra e quindi alla grandezza dell’intera piattaforma e all’energia che può generare.
L’idea è passata dal brevetto al prototipo in appena 2 anni e ora punta, ovviamente, alla commercializzazione come prossimo obiettivo.