Anice stellato, verde e pepato sono le tre varietà di una pianta molto apprezzata sia nella medicina naturale che in cucina per le sue preziose proprietà e benefici all’organismo. Vediamo insieme perché.
L’anice, sia l’anice stellato che quello verde, è un aroma molto forte che viene utilizzato in genere in cucina per il suo gusto dolciastro. Solitamente è ricavato dai semi o dai frutti di alcune piante delle Ombrellifere.
È utilizzato per creare liquori, tisane, dolci, ma è consumato anche per le sue proprietà benefiche per l’organismo.
L’anice e le sue tre varietà
Sono tre le famiglie più diffuse di anice: il verde, l’anice stellato e il pepato. In genere, il tipo di anice più utilizzato è comunque il verde, chiamato anche Pimpinella anisum, anche perché è quello più diffuso in natura.
La pianta è alta poco più di 40 cm e produce dei piccoli fiori bianchi. È originaria dell’Oriente e veniva coltivata già al tempo degli antichi Egizi. In Italia, l’anice cresce spontaneo in zone calde e asciutte, in particolare nel bacino mediterraneo.
Come accennato prima, di questa pianta vengono utilizzati in genere i frutti o i semi che vengono prodotti in tarda estate, verso la fine di agosto. Questo perché i semi contengono un particolare olio essenziale all’anetolo, un composto che gli fornisce il tipico aroma e ha delle proprietà simili a quelle del finocchio.
Le proprietà dell’anice
Le vitamine contenute sono quelle dei gruppi: A, B e C, compresa la vitamina B6, essenziale per il sistema nervoso.
Le principali proprietà fitoterapiche dell’anice riguardano il suo utilizzo come digestivo, carminativo e balsamo. Sembra che questa pianta sia dotata anche di proprietà espettoranti che la rendono un ottimo rimedio contro i raffreddori e i malanni stagionali.
Per uso esterno, l’anice viene adoperato anche per creare colluttori, dentifrici e deodoranti.
L’uso dell’anice nella medicina naturale
Ecco alcuni principali usi che vengono fatti di questa pianta, a scopo curativo:
- per aumentare il latte materno: sembra che, se assunto sotto forma di tisana, l’anice stellato abbia il potere di stimolare le secrezioni ghiandolari, in particolare quelle della ghiandola materna, aumentando la quantità e la qualità del latte prodotto;
- contro il mal di testa: grazie alle sue proprietà calmanti, l’anice è un utile rimedio contro il mal di testa, ma anche contro l’affaticamento cerebrale. Questo grazie anche alla ben nota azione della vitamina B6;
- per i problemi intestinali: contro problemi di fermentazione intestinale, flatulenza, ma anche sensazione di gonfiore e sindrome da colon irritabile. Questo perché l’anice stellato svolge un’azione terapeutica simile a quella del finocchio, per questo motivo non è difficile trovare i due rimedi abbinati;
- per la salute delle vie respiratorie: il sapore e l’essenza dell’anice sono spesso utilizzati per le infezioni delle prime vie respiratorie. Sembra che questa pianta svolga anche un blando effetto sedativo nei casi di tosse secca e grassa, oltre a essere un buon espettorante;
- infine, i suoi semi hanno anche la proprietà di profumare l’alito.
Controindicazioni dell’anice
In genere, l’assunzione di anice è ben tollerata dagli individui, eccetto per alcuni pazienti ipersensibili che possono manifestare rash cutanei e orticaria.
Assolutamente vietata la somministrazione di questo rimedio in quei soggetti che soffrono di allergie all’anetolo.
Data la presenza di furocumarine, inoltre, l’anice può essere fotosensibilizzante: è sconsigliata quindi l’assunzione a coloro che hanno una pelle predisposta a macchie solari o in previsione di giornate all’aperto, durante le quali è probabile andare incontro a un’esposizione prolungata ai raggi solari. Infine, questa pianta potrebbe interagire con alcuni medicinali tra cui i farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS), i cortisonici e gli estrogeni.
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Foto interna: green678