Le piaghe da decubito sono parti di pelle e tessuto danneggiate da una pressione prolungata che interrompe il flusso sanguigno. Le persone maggiormente colpite da questa problematica sono gli allettati, le persone paralizzate, tutti coloro che sono costretti per lungo tempo a mantenere la stessa posizione. Sulla sedia, o in un letto.
Le piaghe da decubito possono svilupparsi velocemente , progredendo con altrettanta rapidità. L’insorgenza di questa problematica potrebbe essere evitata con alcuni accorgimenti. Ma prima vediamo la loro classificazione.
Esistono quattro stadi di piaghe da decubito:
- I stadio: si manifesta con un rossore diffuso, pruriginoso. Può essere accompagnato da una sensazione di calore e gonfiore al tatto.
- II stadio: iniziano a comparire le prime lesioni cutanee, a livello di epidermide ma, in alcuni casi, anche di derma. La ferita assume l’aspetto di una vescica o un’abrasione.
- III stadio: la lesione si è ormai estesa ai tessuti sottocutanei e si presenta come una cavità profonda.
- IV stadio: è quello più avanzato, in cui può verificarsi la necrosi dei tessuti interessati. Anche i muscoli possono subire danneggiamenti.
Come dicevamo all’inizio, esistono degli accorgimenti che possono prevenire la formazione delle piaghe da decubito. In genere, comunque, la maggior parte delle piaghe del primo e del secondo stadio può guarire nel giro di alcune settimane. Le piaghe che appartengono agli ultimi due stadi, invece, sono più ostinate. In alcuni casi può essere necessario anche l’intervento chirurgico.
Tornando alle precauzioni da prendere, ecco un piccolo elenco:
- cambiare spesso posizione: ogni 15 minuti circa se si è sulla sedia, ogni due ore a letto. Per chi non può farlo autonomamente, può farsi aiutare da un familiare;
- usare rialzi o cuscini per alleviare la pressione sulla parte già danneggiata;
- mantenere la zona interessata costantemente pulita. In genere, al primo stadio, può essere lavata con acqua e sapone neutro. Per le ferite aperte, invece, meglio usare una soluzione salina, per evitare di danneggiare i tessuti;
- medicazione e bendaggi: servono a proteggere le lesioni. La soluzione migliore sarebbe quello di tenere la lesione idratata e la pelle intorno asciutta;
- idroterapia: l’idromassaggio può aiutare le ferite a guarire, perché mantiene pulita la pelle, rimuovendo naturalmente cellule e parti di tessuto morti;
- alimentazione sana: con il corretto apporto proteico e ricca di vitamine e minerali (soprattutto vitamina C e zinco).
Oltre a queste semplici precauzioni, esistono alcuni rimedi naturali specifici che possono accelerare il processo di guarigione delle piaghe da decubito.
In presenza di lesioni di particolare gravità è tuttavia sempre consigliato il consulto di un medico.
Uno dei rimedi naturali più conosciuti e adoperati nel caso di piaghe da decubito è l’aloe vera. Abbiamo sviscerato a fondo le sue proprietà e abbiamo visto come possa rivelarsi un vero e proprio toccasana per la pelle. È lenitiva, antinfiammatoria, riepitelizzante. Aiuta quindi la cicatrizzazione e il processo di guarigione delle piaghe. Potete aggiungerla a del burro di karité e a dell’amido di mais per ottenere una pasta morbida da applicare sulle zone lesionate.
Un altro rimedio naturale utile in questi casi è l’oleolito di Iperico. Le sue proprietà sembrano cadere a pennello per risolvere il problema delle piaghe da decubito. Questo perché l’oleolito di Iperico possiede capacità cicatrizzanti, lenitive e disinfettanti. Promuove la cicatrizzazione delle piaghe e aiuta a mantenere disinfettata la parte. Ricordatevi che è un fotosensibilizzante.
Polvere di avena: ha proprietà lenitive, assorbenti, e fa bene alla parte, grazie al suo contenuto di vitamina A, solfato di magnesio, potassio, solfato di calcio e cellulosa.
Amido di mais e ossido di zinco, aiutano a lenire il rossore della pelle e hanno proprietà astringenti, lenitive e anti-prurito.
Ricordate che prima di assumere qualsiasi rimedio è sempre meglio confrontare uno specialista.
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