Uno stile di vita sano e una corretta alimentazione non fornisce soltanto al nostro corpo i nutrienti essenziali per stare bene, ma lo aiuta a ridurre il rischio di sviluppare il cancro.
In questi ultimi anni, purtroppo, il numero di malati di tumore è cresciuto. La cosa positiva è che è cresciuto anche il numero delle persone che vivono dopo una diagnosi di cancro: in Italia, sono quasi 3 milioni i cittadini che guariscono o convivono con la malattia.
Otto persone su dieci, però, durante e dopo le terapie soffrono di effetti collaterali, tra cui disturbi gastrointestinali come diarrea, nausea, vomito o inappetenza. In questi casi, una sana dieta mediterranea e i probiotici sono fondamentali non solo per gestire al meglio la malattia, ma anche per migliorare la qualità di vita dei pazienti, ridurre gli effetti collaterali e prevenire il cancro stesso.
Ne è convinto un gruppo di esperti che lo scorso novembre si è riunito a Roma in occasione del convegno nazionale “Qualità di vita del Paziente Oncologico: Alimentazione e Nuove Terapie”.
L’evento è stato l’occasione per presentare un sondaggio da cui è emerso che in Italia il 96% dei pazienti che stanno seguendo una terapia antitumorale, deve affrontare anche una serie di disturbi gastrointestinali, tra cui vomito, nausea, diarrea. Il 43% dei malati cerca di far fronte da solo ai disturbi; il 25%, invece, chiede consiglio a familiari o conoscenti.
Secondo Francesco Cognetti, direttore del Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Regina Elena per lo studio e la cura dei tumori di Roma, un grosso aiuto nel trattamento di questi problemi può arrivare dai probiotici che – spiega l’esperto – “possono ridurre la gravità e la frequenza dei disturbi all’apparato gastro-intestinale provocati da farmaci chemioterapici, trattamenti radiologici e terapie biologiche”.
L’utilità di questi rimedi è però ancora poco conosciuta, tanto che solo il 70% dei pazienti sa che possono aiutare ad alleviare i disturbi gastrointestinali e vengono consigliati solo al 29% dei pazienti.
E invece i probiotici possono essere veramente molto importanti nel proteggere la barriera intestinale mantenendo il corretto equilibrio della flora batterica. I probiotici, ha inoltre spiegato Cognetti, “possono anche rafforzare le risposte immunitarie dei malati sottoposti all’immunoterapia”.
Tra quelli più diffusi troviamo i lactobacilli e i bifido-batteri. Gli alimenti che li contengono sono quelli fermentati, come il kefir, i crauti, il miso, il tempeh, il kombucha, lo yogurt, i formaggi fermentati.
Probiotici per migliorare la qualità della vita di chi combatte contro il cancro, è vero, ma anche dieta mediterranea.
Secondo l’epidemiologo Maurizio Montella dell’Istituto Pascale di Napoli, la dieta mediterranea è in grado di “potenziare l’attività dei farmaci e ha fatto registrare fino al +10% in termini di sopravvivenza, ma naturalmente molto dipende dal tipo di neoplasia e dalle condizioni generali”.
Il segreto, quindi, è sempre una sana alimentazione. Molte ricerche scientifiche hanno infatti dimostrato che i composti chimici naturali presenti in alcuni alimenti possono fornire un contributo importantissimo nella lotta ai tumori. Alcune sostanze, infatti, sono capaci di rallentare la crescita delle cellule tumorali, altre facilitano l’apoptosi, ovvero il “suicidio programmato” delle cellule. Diversi fitochimici bloccano lo sviluppo di nuovi vasi sanguigni in prossimità dei tumori e molti altri agiscono sullo stato generale dell’organismo in prossimità delle cellule, impedendo alle cellule tumorali di crearsi un ambiente che ne faciliti la crescita.
(Foto)