La mosca bianca è diventata nell’immaginario comune la metafora per indicare una persona che si contraddistingue dalle altre grazie alle sue caratteristiche peculiari rispetto al resto del gruppo. Ma la mosca bianca è, prima di tutto, un insetto parassita che può essere pericoloso per la salute delle nostre piante. Scopriamo come individuarla e i rimedi per debellarla.
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Cos’è la Mosca Bianca
La mosca bianca o aleurodide è un parassita delle piante che fa parte della famiglia degli Aleyrodoidea, insetti originari dei paesi tropicali (soprattutto America Centrale) che fanno la loro comparsa tipicamente d’estate nei luoghi caldi e umidi ma che, proprio per questo, possono essere presenti all’interno delle serre anche durante tutto l’anno, non a caso la più diffusa in Italia è l’aleurodide delle serre. Di forma triangolare hanno dimensioni intorno ai 2 millimetri, sono di colore giallo pallido o bianco dovuto alla presenza sul suo corpo di una sostanza cerosa che gli conferisce la tipica colorazione da cui ne deriva il nome più comunemente usato. Alla vista assomigliano a farfalline bianche ma, a differenza di quest’ultime, rappresentano un rischio che va evitato per non compromettere lo sviluppo delle piante. Hanno una capacità riproduttiva molto elevata, l’accoppiamento avviene durante tutto l’arco dell’anno e la femmina può depositare fino a 150 uova che raggiungono lo stato adulto in circa un mese. La loro attività infestante è simile a quella degli afidi o dei pidocchi.
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Come individuarla e cosa causa
Per capire se le nostre piante sono infestate dalla mosca bianca è necessario smuovere le foglie per notare immediatamente la loro presenza. Solitamente sono individuabili dietro la parte inferiore delle foglie, per ripararsi dal sole e dai predatori. Qui depositano anche le uova, specialmente nelle aree di nuova crescita. Un modo per determinare se la nostra pianta sia stata attaccata dalla mosca bianca è quello di tastare le sue foglie per avvertire la presenza di una sostanza appiccicosa sotto forma di macchie bianche. In questo caso si tratta di melata, una sostanza zuccherina che rappresenta la fase finale del sistema digestivo di alcuni insetti. Un altro sintomo può essere l’ingiallimento o la caduta delle foglie o, in generale, una crescita lenta delle stesse. Il parassita può intaccare ogni tipo di pianta, fiore, coltura e albero da frutto, in virtù del fatto che proliferando nelle serre può spostarsi da una coltura all’altra senza particolari impedimenti. In particolare possiamo trovarle sulla pianta dei pomodori, melanzane, peperoni e alberi di agrumi.
Le mosche bianche una volta stanziatesi sulla pianta si nutrono della linfa portando a necrosi, disseccamento e caduta delle foglie, e possono essere portatrici di virus e batteri che compromettono addirittura la vita della pianta stessa. Inoltre, con il rilascio della melata, come dicevamo in precedenza, si impedisce la fotosintesi clorofilliana, ostacolata dalla sostanza appiccicosa che attira anche le formiche. La melata può anche causare l’insorgere del fungo nero, o fumaggine che indebolisce la pianta
Rimedi per debellarla
Avendo una capacità riproduttiva molto elevata e rapida, non è facile disfarsi di una colonia di mosche bianche nel nostro giardino o orto. Una pratica consigliabile è quella di controllare costantemente lo stato di salute delle proprie piante, monitorando il colore delle foglie e l’eventuale presenza di macchie bianche. Qualora fossero presenti delle mosche o le uova, rimuoverle manualmente. L’uso di pesticidi invece sembra non essere efficace perché le uova vengono protette da una sostanza rilasciata dagli esemplari adulti che ha la funzione di scudo, e paradossalmente possono causare la morte dei loro predatori naturali, come l’encarsia formosa o l’imenottero calcidoideo. Un rimedio naturale molto performante è l’olio di Neem ma anche il macerato d’aglio o di peperoncino da spruzzare sulle piante con un effetto repellente per il parassita. Alcuni consigliano anche l’uso di sapone per piatti diluito in abbondante acqua, da spruzzare la sera, ma anche in questo caso non sembra essere efficace per i motivi di cui sopra.
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Una delle soluzioni più adottate per debellare le mosche bianche consiste nell’applicazione nei dintorni della pianta di trappole cromotropiche gialle, strisce colorate appiccicose che attirano gli adulti e li intrappolano così da non consentire loro il ritorno sulla pianta infestata.
Ma per aumentare le probabilità di non dover avere a che fare con questo fastidioso parassita, è necessario un grande lavoro di prevenzione attraverso un’attenta cura nella fase del trasporto dal vivaio a casa, applicando delle reti molto fitte intorno alla pianta. Inoltre, nel caso di coltivazione indoor, la più predisposta all’attacco parassitario, cercare di mantenere la temperature interna sotto i 27 gradi così da non consentire la riproduzione delle mosche.
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