“Mi porto un peso nel cuore”. Quante volte avvertiamo la sensazione di un peso eccessivo nella nostra vita? Problemi, preoccupazioni, dubbi. Tutto questo costituisce una zavorra che ci portiamo dentro. Non dovrebbe stupirci quindi che questo peso abbia conseguenze fisiche! Il mal di schiena psicosomatico compare spesso proprio quando abbiamo troppi pesi, in senso figurato, troppe fatiche da portare avanti ogni giorno.
Scopriamo insieme di più su questo disturbo e come rimediare.
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Il mal di schiena psicosomatico
Esistono cause fisiche al mal di schiena. Possono essere di varia natura e gravità. Si va dall’artrosi, all’ernia discale, ai reumatismi, persino alle infezioni. Generalmente, se c’è una causa fisiologica, un esame radiologico dovrebbe rivelarlo.
Quando questo non succede, però, si pensa al mal di schiena psicosomatico. Il termine psicosomatica, da psico- (dal greco, attività mentale dell’uomo) e somatico (dal greco ‘soma’, corpo), sta a indicare l’influenza che fattori di tipo psicologico hanno nei processi di malattia e guarigione.
In sostanza, la nostra mente e i nostri stati d’animo possono influenzare il nostro corpo. Portando a malattie e dolori fisici, come il mal di schiena.
Ansia, depressione, disagi psicologici possono portare disturbi alla colonna vertebrale. Questa correlazione deriva dalla nostra postura, da come cioè “posizioniamo” la nostra colonna vertebrale. Essa è governata da due fasci di muscoli che si trovano ai suoi lati. Muscoli che si contraggono o distendono a seconda del nostro umore.
D’altronde è ovvio. Pensateci: quando siete in situazioni di tranquillità e serenità interiore, anche i muscoli sono rilassati. La vostra schiena assume un atteggiamento di riposo, l’addome si gonfia, spalle e collo non sono in tensione.
Quando compare una situazione di stress improvviso, al contrario, ogni muscolo del nostro corpo si contrae. E in particolare la schiena si irrigidisce. È una reazione naturale, derivante dal nostro processo evolutivo.
Il mal di schiena psicosomatico si presenta soprattutto in condizioni di stress cronico. Relazioni conflittuali, problemi al lavoro, eccesso di traffico in città, ci portano a sollecitare eccessivamente i muscoli della schiena.
Quella che è una condizione naturale, si trasforma quindi in un mal di schiena cronico.
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Le cause psicologiche del mal di schiena
Molti hanno indagato le possibili cause dal mal di schiena psicosomatico. È ovvio che non esiste una precisa correlazione tra un disturbo mentale e uno specifico dolore. Osservando però la nostra postura, correlandola a un problema psicologico, possiamo interpretare alcuni dei dolori che affliggono la nostra schiena.
Vediamo una carrellata di possibili correlazioni.
Dolori alla cervicale
È possibile che il dolore alla cervicale sia dovuto all’eccessivo bisogno di controllare le emozioni. Chi ha un forte senso di responsabilità, chi si preoccupa troppo degli altri, “scarica” questa tensione sui muscoli del trapezio e della cervicale. Questo perché si prova a cacciare via un’emozione vissuta come spiacevole. Un atteggiamento che si traduce in una postura di tensione e chiusura: come una difesa personale. Da qui il dolore.
Dolori alla zona dorsale
Tra i tipi di mal di schiena psicosomatico troviamo quello alla zona dorsale. Anche in questo caso, il problema si presenta quando assumiamo posture chiuse, difensive: mettiamo le spalle in avanti e contraiamo la cassa toracica (e quindi il diaframma).
Questo tipo di postura nasce spesso in chi soffre di ansia cronica e paura. Il dolore psicosomatico dorsale viene sperimentato anche da chi ha difficoltà a prendere una decisione per via della scarsa autostima.
Dolori lombari
Il mal di schiena nella zona lombare si verifica quando uno sforzo o un peso eccessivi schiacciano le vertebre. Questo è conseguenza non solo di un peso “reale” (un pacco troppo pesante), ma anche di un peso psicologico sopportato mal volentieri: situazioni familiari, affettive, lavorative che non ci vanno a genio, ma a cui siamo obbligati. Il dolore lombare arriva a chi si sente in dovere di fare qualcosa, sacrificandosi eccessivamente.
Nello specifico, se il dolore si presenta nella zona lombo-sacrale, può essere legato a eccessivo moralismo e quindi a problemi di natura sessuale. Generalmente, si verifica quando respingiamo le nostre naturali pulsioni sessuali.
Spalle e depressione
La depressione e l’eccesso di malinconia, ci portano naturalmente a inarcare la schiena. È come se i pensieri negativi si poggiassero sulle nostre spalle, impedendoci di star dritti.
Torcicollo e litigi
Come abbiamo visto, una situazione di stress improvviso può portarci a problemi alla cervicale. Quando litighiamo, i muscoli del collo sono particolarmente sollecitati: questo può portare a un eccessivo irrigidimento del tronco, ma anche delle spalle.
Una fitta per un imprevisto
Un dolore occasionale, acuto, una fitta alla schiena possono essere conseguenza di un imprevisto, anche non necessariamente negativo. La novità mette alla prova le nostre capacità di adattamento: se non siamo aperti agli imprevisti, è più probabile che essi si traducano in un dolore di questo tipo.
Respiro e preoccupazioni
Quando la postura è inclinata a causa delle preoccupazioni, anche il respiro ne risente. Questo perché le spalle ricurve verso il basso ci portano a comprimere la gabbia toracica.
Qualche esercizio di respirazione lenta e profonda può aiutarci a sciogliere la tensione, nel cuore e nella schiena!
Come rimediare al mal di schiena psicosomatico
Sono diversi gli approcci terapeutici al mal di schiena psicosomatico. Eccone alcuni:
- Kinesiologia Specializzata, tecnica che studia il linguaggio del corpo e applica diverse metodologie per stimolare il rilassamento dei muscoli;
- Medicina Tradizionale Cinese;
- NST (Neurostructural Integration Technique), tecnica che ha l’obiettivo di allentare le restrizioni neuromuscolari, attraverso la stimolazione di muscoli, tendini, legamenti e nervi;
- Massaggio Shiatsu;
- Chiropratica;
- Agopuntura;
- Yoga;
- Stretching;
- Training autogeno: tecnica di rilassamento psicofisiologico;
- Biofeedback: tecnica di riduzione dello stress che parte dal monitoraggio dei parametri fisici del paziente;
- Tecniche di rieducazione posturale: ne esistono numerose (Mezieres, Souchard, Mc Kenzie, Alexander, Feldenkrais e così via) e ognuna ha caratteristiche diverse. Qui è meglio farsi consigliare da un fisioterapista esperto.
Trattandosi di disturbi anche psichici, è bene prendere in considerazione anche la psicoterapia.