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Siete interessati a lavorare in Nuova Zelanda? Lo Stato vi paga il soggiorno per sostenere un colloquio. A caccia di 100 candidati per un vero paradiso terrestre.
Avete mai pensato di lavorare in Nuova Zelanda? Se sì, allora non perdete questa opportunità. La città di Wllington, coadiuvata dallo Stato neozelandese, si offre di pagare una settimana di soggiorno e spese di viaggio a tutti coloro che sono disposti a sostenere un colloquio di lavoro in città tra l’8 e l’11 maggio prossimi.
L’iniziativa è promossa dal Dipartimento per lo sviluppo economico di Wellington, in collaborazione con l’agenzia di recruting internazionale Workhere New Zeland. L’obiettivo? Attrarre i giovani talenti, soprattutto nel settore digital e hi tech, per creare un polo d’eccellenza in città.
Lavorare in Nuova Zelanda: le figure ricercate
Sono 100 i soggiorni messi a disposizione dallo stato neozelandese, per soddisfare la domanda di lavoro crescente delle aziende tecnologiche della regione. Wellington ha da tempo avviato un programma di sviluppo economico che favorisce le startup e le aziende legate al digitale. Si propone infatti di diventare la capitale tecnologica del sud del Pacifico.
Le condizioni di lavoro che queste aziende offrono sono ottime: perché, allora, c’è bisogno di talenti provenienti da altri Paesi? La Nuova Zelanda è relativamente giovane e con un tasso di disoccupazione sotto il 2%. Mancano quindi candidati adeguati per le posizioni offerte: sviluppatori Android, web designer e sviluppatori Java. La soluzione? Pagare i costi di viaggio ai candidati ritenuti più appetibili e disposti a lavorare in Nuova Zelanda.
Come partecipare al processo di selezione
Se volete inoltrare la vostra candidatura per lavorare in Nuova Zelanda, vi basta un clic. Potete iscrivervi tramite il sito web ufficiale dell’iniziativa, indicando le vostre esperienze e competenze nel settore. Il vostro curriculum sarà poi inviato alle aziende coinvolte nel programma di selezione. Se la vostra candidatura apparirà interessante, verrete chiamati a sostenere il colloquio.
Sul sito dell’iniziativa si legge:
“Wellington ospita una delle più vivaci scene di sviluppo tecnologico del Sud Pacifico ed è ricca di nuove compagnie e di idee. Ma ci servono persone in grado di farci crescere. Per questo vogliamo portare qui cento tra le persone più qualificate del pianeta e offrire loro un lavoro”. Tutto a spese della Nuova Zelanda.
Lavorare in Nuova Zelanda: non solo digital
Questa non è la prima campagna di recruting internazionale promossa dalla Nuova Zelanda. Anche l’estate scorsa la città di Kaitangata, un piccolo paradiso situato vicino alla costa di South Otago, lanciò un appello per ricoprire 1000 posti di lavoro, per i quali mancavano candidati. Non solo le autorità locali offrivano lavoro, ma anche la possibilità di comprare case e terreni a prezzi vantaggiosi, per facilitare il trasferimento sull’isola. In quel caso, le offerte provenivano non dal settore hi tech ma dalle industrie primaria e agricola, a dimostrazione che la Nuova Zelanda apre le porte a tutti.
Il governo neo zelandese, dopo avergli scritto, mi ha mandato un’email, contenente questi link, qualora ci fosse qualcuno interessato.
http://www.stuff.co.nz/business/90244083/tech-professionals-seeking-jobs-in-the-capital-crash-looksee-website