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La fragranza al muschio, così dolce e delicata, non è estratta da una pianta. Il muschio bianco, infatti, non esiste in natura, è un derivato animale
Avete mai sentito la fragranza al muschio bianco? Si tratta di una delle più buone in assoluto, delicata, borotalcata, adoperata in prodotti per la cura e l’igiene personale, per la pulizia della casa e in deodoranti per l’ambiente. Eppure, c’è qualcosa che sicuramente non sapete del muschio bianco.
L’origine della fragranza al muschio bianco
Molti di noi, associano il nome a qualcosa di origine vegetale. Niente di più sbagliato, visto che il profumo è di origine animale.
Il cervo muschiato è un animale originario dell’Asia centrale. Ciò che lo rende noto è una secrezione prodotta da due ghiandole odorose presenti nella zona inguinale del maschio.
Durante il periodo dell’accoppiamento, questo animale utilizza le sue secrezioni per marchiare il territorio. Da quelle stesse ghiandole odorose presenti sotto la sua pancia, viene estratta la fragranza del muschio bianco. Si tratta di un’essenza molto utilizzata nell’industria profumiera, ma soprattutto nella medicina orientale.
Nel corso degli anni, il prodotto di origine animale è stato progressivamente sostituito con una sostanza sintetica.
Purtroppo, però, in alcuni Paesi, come ad esempio la Cina, si continua a fare un ampio uso di piante e animali in via di estinzione, come, ad esempio, orchidee, rinoceronti, cavallucci marini e, appunto, il cervo muschiato.
Una sostanza sintetica non priva di rischi
Il muschio bianco xilene è una delle sostanze di sintesi creata proprio per simulare la fragranza prodotta dal cervo muschiato. Una sostanza che, però, risulta essere dannosa per l’ambiente e per l’uomo.
Adoperato nell’industria degli oli minerali e dei carburanti, ma anche nei cosmetici come agente profumato e per il lavaggio a secco, il muschio xilene risulta essere molto persistente e bioaccumulabile.
Al suo interno, sarebbe inoltre contenuta una sostanza tossica, il Bis(2-etitesil)ftalato (Dehp), capace di compromettere la fertilità maschile.
Non solo, questa sostanza è dannosa anche per l’ambiente, soprattutto in caso di processi di lavorazione e smaltimento non corretti. Può succedere, infatti, che le sostanze vengano trasferite agli animali, causando alterazioni delle funzioni tiroidea e riproduttiva con diminuita sopravvivenza dei nati e alterazioni nello sviluppo.
L’indagine di Greenpeace
Nel febbraio del 2005, Greenpeace ha pubblicato il rapporto di un indagine condotta su 36 Eaux de Toilette e Eaux de Parfume.
I risultati dello studio hanno confermato che determinati muschi sintetici, in special modo i muschi policiclici galaxolide (HHCB) e tonalide (AHTN), nonché alcuni ftalati, in particolar modo il dietilftalato (DEP), sono comunemente utilizzati nell’industria dei profumi.
Nel rapporto, si legge inoltre che ci sono sempre maggiori indicazioni che alcuni composti di muschio vrebbero proprietà dannose per il sistema endocrino.
E’ vergognoso!!!
mi chiedo solo pperchè esistono i profumi e i cosmetici, a che servono? In più sono testati sugli animali, derivati da animali, o completamente chimici. L’utilità?
Debora esiste fortunatamente la cosmesi ecologica-biologica (eco-bio) certificata, la quale non inquina, contiene soltanto ingredienti naturali, biodegradabili e biologici. Non testa assolutamente sugli animali e non contiene ingredienti di derivazione animale, infatti spesso è anche certificata Vegan. Le confezioni sono ecologiche, come appunto le formulazioni. Io utilizzo solo questo tipo di cosmesi da qualche anno ormai. I miei capelli e la mia pelle sono totalmente cambiati (in meglio), infatti continuo ad utilizzare shampoo, bagnoschiuma ecc.. solo di questa tipologia. La consiglio a tutti, parenti amici e conoscenti. Esistono anche i profumi appartenenti alla cosmesi eco-bio. 🙂
donne comprate i profumi, e uccidete cs gli animali…………..vergognatevi!!!!!
E chi immaginava una cosa del genere! Ormai ci avvelenano da tutte le parti! Nn possiamo nemmeno profumarci un po’!
dery 2 novembre 2016.
Allora mi chiedo, perché non togliere questa fragranza, e fine del discorso.
Ciò semplicemente non è realistico. Il muschio bianco è un composto sintetico conosciuto con diversi nomi ( nitro muschi, il musk cetone, lo xylene, soppiantati poi da altre molecole ritenute più sicure, come i musk macrociclici, il cashmeran e altre ancora), il muschio bianco in particolare è una versione ancora più “sciacquata” dell’odore che dovrebbe riprodurre. Il muschio animale (cioè il vero Musk dei profumieri) veniva raccolto sin dall’antichità in Cashmir, ai tempi dell’Imperatore i Cervi venivano considerati sacri e non dovevano in alcun modo essere disturbati. Le bacche di muschio rilasciate dai cervi venivano raccolti e ne veniva estratta l’essenza. Purtroppo nella fine dell’800 l’estinzione del cervo da muschio era ormai un dato di fatto. L’incapacità degli uomini di mantenere le tradizioni nel rispetto della natura. Per quanto concerne la materia più emotiva e sociale, basterebbe applicare semplici regole di una sensatezza limpida: creare allevamenti di cervi e liberarli nelle foreste e pagare i bracconieri (che uccidono per commercio, sino a fare esaurire la materia prima in alcuni casi, come questo ) trasformandoli in guardie caccia, così come si è fatto in Italia con i fagiani. O semplicemente rinunciare ad un’ essenza meravigliosa (che non ha quasi nulla a che vedere con il muschio che noi conosciamo) a causa dell’incapacità dell’essere umano di restare in contatto con la natura, rispettarne i cicli e i tempi, collaborando con essa per trarne i doni, come facevano gli alchimisti della spagirica nei tempi andati. Quindi di muschio animale nei prodotti cosmetici (anche di alta profumeria) sfido chiunque a trovarlo davvero. Basterebbe applicare semplici regole di una sensatezza limpida: creare allevamenti di cervi e liberarli nelle foreste e pagare i bracconieri (che uccidono per commercio, sino a fare esaurire la materia prima in alcuni casi, come questo ) trasformandoli in guardie caccia, così come si è fatto in Italia con i fagiani.