Uscire per una passeggiata con il vostro amico cane spesso può rivelarsi frustrante; uno dei problemi che possono insorgere è il comportamento al guinzaglio. Vediamo come portare il cane al guinzaglio in modo corretto.
Se ne vedono di ogni colore a spasso per le città, padroni trascinati dai cani, cani trascinati dai padroni, padroni scaraventati da un lato all’altro delle strade dai cani che si rincorrono o che annodano i rispettivi guinzagli, insomma, non tutti siamo addestratori e seguire il nostro amico animale non è facile, spesso fatichiamo a seguire noi stessi…
La difficoltà di entrare in empatia con il cane è proprio quella di capire il suo modo di ragionare, che spesso pensiamo sia simile al nostro, ma che così non è, dobbiamo considerare che il loro comportamento dipende sia dall’indole che dalla razza, ma soprattutto da noi, loro si plasmano e si adattano alle nostre abitudini e soprattutto al nostro modo di essere, se siamo tipi nervosi, trasmetteremo nervosismo, se siamo calmi idem, il cane interpreterà ogni sensazione a seconda della situazione, associandola anche in seguito a situazioni simili, e questo è molto importante.
Come insegnare al cane ad andare al guinzaglio
Innanzi tutto se riusciamo fin da cuccioli ad abituarli sicuramente sarà più semplice, piuttosto che da adulto, ma vediamo come e cosa fare per entrare in sintonia con il cane per fare in modo che la passeggiata sia rilassante sia per il padrone che per il cane stesso.

Partiamo dalla tipologia di collare e di guinzaglio che dovranno essere adeguati alla grandezza dell’animale, mentre per quanto riguarda la lunghezza del guinzaglio, sono banditi quelli allungabili che disabituano il cane allontanandolo troppo da noi e quindi dai nostri ordini, il collare meglio se una pettorina ( a seconda della tipologia di cane ) in modo da non sollecitare troppo l’azione sul collo, anche se l’azione meccanica da parte nostra risulterebbe più decisa.
E’ proprio questo il punto, la nostra azione deve essere minima a livello meccanico, ma più decisa da far intendere cosa va e cosa non va del comportamento appena assunto dal cane.
E’ buona norma abituarli sin da piccoli, già ai primi mesi di vita far gironzolare il cane anche in casa con il collare al collo sarà una difficoltà in meno al momento di uscire. Infatti oltre allo stress del guinzaglio e a tutte le distrazioni che avrà, ci si sarà anche il fastidio del collare.
E’ quindi importante abituarlo ad avere questo oggetto e a farlo sentire a suo agio; se vediamo che l’operazione risulta difficile dovremmo cercare di associare l’azione ad un momento positivo di gioco, in modo che la volta successiva la sua mente ricorderà che quell’oggetto porta a cose belle e non a punizioni o a momenti di stress.
Questo vale per tutto, anche per il bagnetto ad esempio, il tutto sempre senza dare troppa enfasi, in modo da non eccitarlo troppo, ma sempre con la calma, che sarà la nostra carta vincente nel rapporto uomo animale.

Il passo successivo sarà capire che dal passare a scorrazzare libero a sentirsi legato ad una corda non sarà poi così bello per lui, quindi inizialmente dovremmo sia con dei premi che con gesti d’affetto premiare i comportamenti positivi, facendogli capire ciò che va bene e ciò che invece è sbagliato, anche con un secco e deciso “no” quando sbaglia, senza mai tirare il guinzaglio.
Se il cane tende a tirare, non dovremmo fare altro che fermarci, aspettare che si calmi e ripartire, o magari cambiare direzione, in questo modo gli faremo capire che il suo tirare lo porterà ad un’azione contraria al suo volere, mentre una passeggiata con il collare morbido, lo premierà con coccole e momenti positivi.
Dalla parte del cane: la passeggiata deve essere fatta con calma
La passeggiata poi dovrà essere tale anche per lui, non possiamo pensare di portarlo solo a fare shopping o a seguirci nei supermercati, ma dovremmo lasciarlo annusare, interagire con i suoi simili, anche qui, lasciandogli lo spazio senza mai avere il collare teso, fermarci per aspettarlo nei suoi momenti di distrazione, ma senza mai diventare schiavi di questo modo di fare, i padroni siamo noi, non dimentichiamolo.
La passeggiata poi andrebbe fatta regolarmente, soprattutto se il cane vive al chiuso, e soprattutto nei primi mesi di vita dove la sua vitalità dovrà avere il giusto sfogo, anche questo vi aiuterà in una passeggiata tranquilla e rilassata, mentre se il cane è nervoso sarà più difficoltoso tenerlo a bada.
Cerchiamo di tenerlo sempre vicino a noi, con un guinzaglio non troppo lungo; la legge prevede una lunghezza di 1,5 metri, ma potremmo avere anche quei guinzagli che arrivano fino a 2,5 metri per i momenti più opportuni, ma soprattutto all’inizio sarebbe meglio tenerlo vicino in modo da poter impartire ordini e ricompense, fisiche e verbali una carezza o un “bravo”.

Dobbiamo capire che il nostro amico associa il nostro comportamento alle sue azioni, in questo modo capirà ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, sarà molto condizionato anche dal nostro stato d’animo, associando anche esso alla situazione del momento.
Dobbiamo capire che sono molto sensibili a noi e a ciò che li circonda, senza lasciare nulla al caso, senza usare violenze di nessun tipo, sapendo sempre che un comportamento sbagliato del cane sarà la conseguenza di un atteggiamento sbagliato del padrone.