Le piazze restano chiuse ma il Covid-19 non cancella lo spirito del 25 aprile, Festa della Liberazione, di cui ricorre il 75°esimo anniversario.
Parliamo di un giorno fondamentale per la storia d’Italia, simbolo della vittoriosa lotta di resistenza militare e politica, attuata dalle forze armate alleate, dall’Esercito Cobelligerante Italiano e dalle forze partigiane durante la Seconda Guerra Mondiale, a partire dall’8 settembre 1943, contro il governo fascista della Repubblica Sociale Italiana e l’occupazione nazista.
L’istituzione della Festa nazionale
Su proposta del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, il re Umberto II, allora principe e luogotenente del Regno d’Italia, il 22 aprile 1946 emanò un decreto legislativo luogotenenziale (Disposizioni in materia di ricorrenze festive) che recitava: “A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale”.
La ricorrenza venne celebrata anche negli anni successivi, ma solo il 27 maggio 1949, con la legge 260, essa è stata istituzionalizzata stabilmente quale Festa nazionale.
Un’occasione per riflettere sul valore della libertà per tutti
Quest’anno più che mai, ci si augura che il 25 aprile sia un’occasione per riscoprire e riflettere sul valore della libertà e sul significato di questa parola per tutti…intesa anche come libertà di tornare a guardare il futuro con speranza e coraggio, ricostruendo un modo più giusto, più equo, più sostenibile.
Così, come se nulla fosse, in un lasso di tempo incredibilmente breve, per contenere l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, abbiamo subito le più gravi limitazioni delle libertà costituzionali dal Dopoguerra, quelle che la nostra Costituzione sancisce, consacra e dichiara inviolabili, irrinunciabili e indisponibili: parliamo dei diritti di libertà:
- articolo 13 (libertà personale)
- articolo 16 (secondo cui ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale), cui il comma 2 aggiunge la libertà di muoversi da e verso l’esterno
- articolo 17 (libertà di riunione)
- articolo 18 (diritto di associazione)
- articolo 41 (iniziativa economica privata è libera)
Le paure connesse alle restrizioni delle proprie libertà
In questa situazione emergenziale, straordinaria e, si spera, irripetibile, in cui non si è più liberi di uscire di casa quando si vuole, stringersi in un abbraccio bevendo un caffè al bar, andare al teatro o al cinema, giocare all’aria aperta con i propri figli, è inevitabile sentirsi in gabbia
Ma è anche doveroso capire che in ogni decisione l’individuo deve tenere conto che i propri atti, se egoistici e irresponsabili, producono conseguenze sull’altro e ciò dovrebbe essere invito alla revisione del concetto di solidarietà, responsabilità, altruismo.
Sino ad oggi, in Italia, al fine di appiattire la curva della pandemia si è adottato il lockdown, mentre per la 2 fase si utilizzerà il Contact Tracing, sistemi di tracciamento e geolocalizzazione che stanno suscitando non poche polemiche.
Se da un lato la tecnologia può venire in soccorso (limitatamente alla fase 2) , dall’altro il dibattito sulla tutela del diritto alla riservatezza è molto fitto e intricato, con milioni di dati personali da dover preservare da ingerenze illegali o utilizzi impropri.
Sono in molti a vedere il virus come una sorta di catalizzatore per un’ulteriore espansione della sorveglianza e chi nell’epidemia nuovi efficaci strumenti di sfruttamento e controllo sociale.
D’altronde è storia che quando si deroga a una norma per via di un’emergenza, c’è sempre una nuova emergenza dietro l’angolo e in questo caso ci si interroga su come conciliare la libertà (quella che si è rimasta) con la salute anche in vista della fase 2.
Le iniziative virtuali e televisive
Tante le iniziative virtuali e televisive in programma per questo 25 aprile.
Da “Bella Ciao al Balcone” dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) e al suo flashmob al balcone “Bella Ciao in ogni casa”, che invita ad intonare al balcone o alla finestra il canto della Resistenza famoso in tutto il mondo alle ore 15, alla Maratona di Artisti per celebrare il 25 aprile, evento ARCI tra letture, film, video, trasmissioni e incontri social.
Ed ancora la maratona web di Torino con voci, musica e storia per la Liberazione; l’Inno di Mameli al teatro Carlo Felice di Genova; il concerto Voci Resistenti che si terrà a Parma, Capitale Italiana della Cultura 2020.
E in tv? Rai 3, nel programma “Quante storie” si parlerà della Resistenza con il direttore de L’Espresso Marco Damilano e lo storico Carlo Grappi; su Sky Arte verrà messo in onda il documentario “Partigiane 2.0. La libertà ha sempre vent’anni”, mente Rai Radio 1 dedica tutta la programmazione all’anniversario.
Insomma, nonostante la Festa della Liberazione quest’anno sia ben diversa dalle precedenti, le iniziative in cantiere sono numerose e molto interessanti.