Ha generato un malcontento diffuso sia negli animalisti che nelle istituzioni preposte alla difesa degli animali come l’ENPA: un disegno di legge targato M5S volto a dare una prerogativa regolamentare in materia venatoria alle regioni, cosa che aprirebbe la strada anche alla possibilità di cacciare sempre, oppure di svolgere attività che finora erano considerate illegali come la caccia alla volpe in tana.
“E’ un tradimento nei confronti di chi ama gli animali e ha riposto fiducia in cambiamento” – precisa Carla Rocchi, Presidente dell’Associazione Nazionale Protezione Animali. (ENPA)
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La proposta di legge M5s sulla caccia è una iniziativa personale?
In commissione Agricoltura alla Camera il M5 Stelle, con la prima firma del Presidente Filippo Gallinella (m5s) seguito da numerosi componenti del suo partito, ha presentato la Proposta di Legge n. 982, ora in discussione. L’art.31 modifica la legge nazionale introducendo la figura del dell’operatore abilitato: una misura che di fatto sdoganerebbe il principio la caccia tutto l’anno.
La Corte Costituzionale ha già condannato tale illegittimo coinvolgimento dei cacciatori, per ben 5 volte, e anche recentemete si è pronunciata contro le iniziative in materia della Regione Liguria. Ora scrive ENPA, grazie al M5S, si rischia di assistere a veri e propri massacri come quello della caccia alla volpe in tana, con mamme sbranate nel tentativo di difendere i loro piccoli lasciati agonizzare. Stesso pericolo potrebbero cinghiali, caprioli e altri animali selvatici.
Tuttavia Ministri e sottosegretari del M5S non avrebbero gradito la cosa, bollando la proposta Gallinella come “un’iniziativa personale”. Le associazioni degli animalisti ci stanno massacrando, questa non è la posizione del Movimento, che è sempre stato contrario a una de-regolamentazione della caccia: è il ragionamento che si fa in queste ore in ambienti governativi 5 Stelle. Dal canto suo Gallinella si difende, parlando di “mistificazioni” e attacchi ideologici”.
La riposta dell’ ENPA e il diritto della Protezione Animali
Immediata la replica di ENPA a Gallinella: –“Sono incredula per le parole pronunciate dal presidente della Commissione Agricoltura, nonché primo firmatario della proposta di legge su caccia selvaggia che dopo tante battaglie combattute insieme al M5S, ci accusa di mistificazione e fake news.
Mi conforta sapere che nel Gruppo dei 5 Stelle vi sia chi, come la senatrice La Mura, ha ben compreso la portata di questo stravolgimento normativo che evidentemente il presidente Gallinella continua a negare.”
“Sottolineo” – continua la Rocchi – “che la Protezione Animali è come sempre a disposizione delle istituzioni pronta a fornire ogni chiarimento e ogni documento che l’onorevole Gallinella desideri, perché in questa vicenda non ci sono né mistificazioni né fake news.”
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E una scemata!E vero che cì sono dei paesi dove si può cacciare sempre,ma quelli sono paesi sove la Polizia Forestale FUNZIONA,alla differenza del’Italia dovè questo “funziona”è un nonsenso.Cì sono dei Paesi dove OGNI MESE vienne pubblicato un bollettino nel’quale si specifica COSA si puo cacciare,e dipende dall periodo in quale un animale/volatile,può avere dei piccoli,che non vanno amazzati comè in Italia.Il cacciatore italiano è completamente inneducato e spara solo perchè ha un fucile in mano,tant’è vero che si sparano anche tra di loro .In Italia i cacciatori portano anche il figlio di 15 anni à cacciare,così impara……??!!e qui si vede come in Italia i controlli sono inesistenti.Bisogna fare i corsi di almeno 6 mesi ai cacciatori,per insegnarli il RISPETTO verso gli animali e verso la Natura,due cose che l’umano dimentica sempre.Si considera che la caccia è un diritto(??!!),ma visto l’epoca in quale viviamo,cì si dimentica che avere un fucile è una responsabilità,cosa che è sconosciuta ai cacciatori,visto il loro “livello intelletuale e culturale”……………….