La recente situazione in Emilia Romagna mette in evidenza una volta di più l’aumento dell’intensità, della frequenza e della drammaticità degli eventi meteorologici. Esprimiamo la nostra solidarietà alle famiglie delle vittime e a tutte le persone colpite da questa tragedia.
L’Italia si trova impreparata di fronte a eventi meteorologici estremi e diventa fondamentale definire politiche di adattamento al cambiamento climatico. Tra le misure urgenti da adottare vi è la gestione delle risorse idriche, a cominciare dai fiumi. Dobbiamo restituire spazio ai corsi d’acqua, recuperare le aree di esondazione naturali e, se possibile, ripristinare i vecchi tracciati dei fiumi. Inoltre, è necessario promuovere interventi diffusi di rinaturazione sul territorio.
L’implementazione di una politica di adattamento ai cambiamenti climatici diventa sempre più urgente, andando oltre la logica di interventi di emergenza. È fondamentale agire in modo preventivo e strategico per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e proteggere le nostre comunità.
Siamo consapevoli che la gestione dei cambiamenti climatici è una sfida complessa che richiede un impegno a lungo termine da parte di governi, organizzazioni e cittadini. Tuttavia, è essenziale avviare azioni concrete per preservare l’ambiente, adattarci al cambiamento climatico e proteggere il benessere delle generazioni presenti e future.
Gli eventi idrogeologici dannosi sono periodi meteorologici avversi durante i quali inondazioni, frane, fulmini, tempeste di vento, grandine o mareggiate possono danneggiare le persone. Si prevede che il cambiamento climatico aumenterà la frequenza/intensità di questi eventi e, di conseguenza, il potenziale danno per le persone.
Emilia Romagna
Nove persone sono morte e migliaia sono state evacuate dalle loro case dopo che forti temporali hanno devastato la regione settentrionale italiana dell’Emilia-Romagna, provocando gravi inondazioni e frane.
La gente ha cercato rifugio sui tetti delle proprie case dopo che 21 fiumi hanno rotto gli argini, sommergendo intere città. Al momento le zone e le città interessate sono:
- Faenza
- Forlì
- Cesena
- Ravenna
- Bologna
GUARDA LA MAPPA INTERATTIVA: https://www.repubblica.it/cronaca/2023/05/17/news/le_aree_alluvionate_dellemiliaromagna-400523636/
Tra le vittime c’erano un uomo anziano e una coppia proprietaria di un’azienda nel settore agricolo, secondo il Corriere della Sera. Il cadavere di una donna tedesca è stato ritrovato su una spiaggia di Cesenatico, località della riviera adriatica, ma non è chiaro se sia rimasta uccisa nelle mareggiate. Altri risultano ancora dispersi.
“L’unica cosa irreparabile in questa emergenza sono le nove persone che hanno perso la vita, e speriamo non ce ne siano più”, ha detto Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna.
La situazione è drammatica i danni ingenti e le piogge non sono ancora finite.
I disastri legati alle condizioni meteorologiche sono in aumento in Italia, un paese ritenuto particolarmente vulnerabile ai cambiamenti climatici. Anche l’Emilia-Romagna e parti delle Marche sono state colpite da gravi alluvioni all’inizio di maggio in cui sono morte due persone.
Nel 2022, l’anno più caldo mai registrato in Italia, sono stati registrati 310 eventi meteorologici estremi, che hanno causato la morte di 29 persone, secondo Legambiente, un gruppo ambientalista. A fine novembre, 12 persone, tra cui diversi bambini, sono morte in una frana sull’isola di Ischia.
Un rapporto del 2021 di Ispra, l’agenzia per l’ambiente del governo italiano, ha affermato che 7.423 comuni (il 93,4% del totale) in tutto il Paese erano a rischio di frane, inondazioni ed erosione costiera. Tuttavia, il governo ha fatto poco per mitigare il rischio.
Prima delle ultime alluvioni, l’Emilia-Romagna e altre zone del Nord Italia erano colpite da una siccità che prosciugava i terreni, riducendone la capacità di assorbire l’acqua.
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