Il “doggy bag” è una pratica comune in molti ristoranti, soprattutto negli Stati Uniti, che consente ai clienti di portare a casa il cibo avanzato dopo aver mangiato in loco. Questo permette di evitare lo spreco di cibo e di godersi il cibo rimanente in un secondo momento.
L’idea è nata per ridurre lo spreco alimentare, consentendo ai clienti di portare via gli avanzi del pasto anziché lasciarli sul tavolo del ristorante.
Ora, come in alcuni paesi europei, potrebbe diventare obbligatoria anche in Italia, utile per combattere lo spreco alimentare.
Giandiego Gatta, deputato e responsabile nazionale del Dipartimento pesca e acquacoltura, insieme a Paolo Barelli, si preparano a introdurre una proposta di legge che potrebbe cambiare radicalmente l’approccio italiano al consumo sostenibile e alla riduzione degli sprechi alimentari.
La proposta, sull’obbligatorietà delle Doggy Bag, mira a istituire l’obbligo per i ristoranti e le strutture di ristorazione di offrire la possibilità ai clienti di portare via eventuali avanzi di cibo non consumati durante il pasto. Questa iniziativa non solo mira a ridurre lo spreco alimentare ma anche a sensibilizzare la popolazione sull’importanza di una gestione responsabile delle risorse.
Giandiego Gatta e Paolo Barelli presenteranno questa proposta alla Camera dei Deputati il prossimo mercoledì 10 gennaio, puntando a suscitare un dibattito approfondito sulla questione e a ottenere il sostegno necessario per portare avanti questa iniziativa.
In Francia, ad esempio, già dal 2016 è stata promossa una legge sulla riduzione degli sprechi alimentari, con l’utilizzo delle doggy bag per i clienti nel settore della ristorazione.
La sensibilizzazione sul tema della riduzione degli sprechi e dell’adozione di pratiche più sostenibili nel settore alimentare potrebbe trasformare radicalmente l’approccio degli italiani al consumo, promuovendo una maggiore responsabilità nei confronti delle risorse disponibili.
Il contrasto allo spreco alimentare è inoltre uno degli obiettivi fissati nell’Agenda Onu 2030.