Indice dei contenuti
La congiuntivite è un infiammazione che interessa la congiuntiva (membrana che riveste la palpebra).
Le cause legate alla congiuntivite sono molte, può essere legata ad un batterio, un virus, un’allergia, irritazione al fumo, pollini, polvere. I primi sintomi a cui prestare attenzione sono:
- occhi arrossati e irritati
- aumento della secrezione oculare
- avversione alla luce
L’ alimentazione anche in questi casi ci può aiutare, la vitamina A è molto importante per la salute degli occhi.
E’ importante per tamponare gli effetti della malattia, includere nella nostra alimentazione carote, albicocche, peperoncino piccante, patate dolci, prezzemolo, zucca, foglie di senape, cavolo verde e tutti gli alimenti che contengono vitamina A in abbondanza.
In alcuni casi la congiuntivite è di origine allergica di conseguenza è importante eliminare dalla nostra dieta i latticini.
NORME E ACCORTEZZE IMPORTANTI DA SEGUIRE per CURARE la CONGIUNTIVITE
- Lavare le mani prima e dopo il contatto con gli occhi.
- Evitare le piscine che con il cloro potrebbero irritare ulteriormente gli occhi
- Lavare gli occhi con acqua fredda
- Evitare i cosmetici
- Utilizzare asciugamani personali per evitare il contagio con altre persone
- Indossare lenti scure per proteggere gli occhi dalla luce diretta del sole
- Se il problema persiste per più giorni senza giovamento consultare il medico di fiducia
Per decongestionare gli occhi potete preparare delle compresse di camomilla, prenderne 2/3 cucchiai e versarle in 1/2 litro di acqua che porterete ad ebollizione, lasciate a questo punto sul fuoco per una decina di minuti. Filtrate e lasciate intiepidire. Immergete delle compresse di garza di cotone e applicatele sugli occhi per 10 minuti circa.
Possiamo anche preparare un infuso con due cucchiai di semi di finocchio in 1/2 litro di acqua, far bollire il tutto, filtrare e raffreddare. Utilizziamo quest’acqua per dei risciacqui rinfrescanti per gli occhi.
Anche le patate possono essere utili nei casi di congiuntivite aiutando a ridurre l’infiammazione. Tagliamo delle fette e applichiamole sugli occhi per qualche ora, possiamo farlo anche durante la notte.
L’ aloe vera può essere applicata sugli occhi e lasciata agire per un 10/20 minuti circa, a questo punto sciacquate il tutto. Aiuta a ridurre l’infiammazione e ad alleviare e lenire il fastidio.
I Vari Tipi di Congiuntivite
CONGIUNTIVITE BATTERICA
Il motivo risiede principalmente in un’infezione sostenuta da batteri. I germi più coinvolti nell’insulto sono gli stafilococchi, gli streptococchi, Haemophilus influenzae, Neisseria gonorrhoea e Pseudomonas aeruginosa. Meno frequentemente, le congiuntiviti batteriche sono causate da Chlamydia trachomatis (tipica infezione congiuntivale del neonato*).
CONGIUNTIVITE ALLERGICA
tipica del periodo primaverile, l’infiammazione della congiuntiva su base allergica è il risultato di una qualsiasi forma di allergia a pollini, graminacee, polveri e quant’altro. La congiuntivite allergica, che colpisce entrambi gli occhi, può essere prevenuta seguendo una specifica terapia profilattica prima dell’arrivo della primavera. Le congiuntiviti allergiche si possono manifestare anche a causa dell’utilizzo di cosmetici inadeguati come ad esempio mascara, ombretti e fondotinta aggressivi.
La congiuntivite virale è un’infiammazione della congiuntiva, la mucosa che riveste la parte interna delle palpebre e la parte bianca dell’occhio (la sclera), provocata da virus, in particolare l’Adenovirus, il mollusco contagioso, i Coxsackie virus e i due Herpes virus, l’Herpes simplex e l’herpes Zoster.
Si manifesta in modo acuto, improvviso, solitamente ad entrambi gli occhi con fotofobia (intolleranza alla luce), arrossamento della congiuntiva, sensazione di corpo estraneo nell’occhio (come se fosse entrata della sabbia), leggero rigonfiamento dei bordi delle palpebre, bruciore agli occhi e comparsa di piccoli rigonfiamenti di colore biancastro (chiamati follicoli) sulla mucosa congiuntivale.
A tutto ciò si aggiunge una secrezione di tipo acquoso, piuttosto abbondante, con tendenza a diventare prima bianca e densa, e poi giallastra e vischiosa, allorquando, come spesso capita, si associa una sovrainfezione di tipo batterico.
Spesso è presente, nelle forme da Adenovirus, anche un ingrossamento dei linfonodi preauricolari, situati cioè anteriormente ai padiglioni auricolari. La congiuntivite virale è una malattia molto contagiosa, tanto che spesso può provocare vere e proprie epidemie: si trasmette facilmente tramite la via di trasmissione occhio-mano-occhio, ma è possibile anche attraverso altre secrezioni del malato (colpi di tosse, muco nasale).
Ha un decorso molto più lungo della congiuntivite batterica che, con un collirio antibiotico, spesso si risolve in pochi giorni: nel caso della congiuntivite virale la durata è dalle due alle quattro settimane.
L’infezione guarisce da sola e i farmaci somministrati servono più che altro per ridurre i sintomi, ma non modificano di molto l’evoluzione. A seconda dei casi la cura può consistere nella somministrazione di colliri antibiotici (per prevenire le sovrainfezioni batteriche), di colliri contenenti sostanze antinfiammatorie e, nel caso sia implicato un Herpes virus, nella somministrazione di colliri a base di farmaci antivirali.
La migliore profilassi per evitare il diffondersi del contagio è l’osservazione di rigorose norme igieniche come lavarsi accuratamente le mani, evitare di toccare gli occhi con le mani sporche, non usare fazzoletti o asciugamani altrui. In inverno è poi consigliabile tenersi lontano dai locali molto affollati, che possono essere sedi di possibili epidemie. Utile l’uso di occhiali da sole per ridurre la fotofobia.
CONGIUNTIVITE NEONATALE
Esiste anche la CONGIUNTIVITE NEONATALE è causata essenzialmente da un’infezione batterica acquisita durante il parto. Il principale agente causale è Chlamydia trachomatis: si stima che il 30-40% dei bimbi nati da madre affette da clamidia sviluppi congiuntivite batterica neonatale. Oltre a questo agente patogeno, anche H. influenzae, N. gonorrhoeae e S. aureus possono essere possibili fattori causali.