Un richiamo importante da parte del Ministero della Salute, per salvaguardare la salute dei consumatori italiani che potrebbero entrare in contatto con prodotti e merci contaminate da virus e batteri di ogni tipo.Il prodotto in questione questa volta sono lotti di cozze.
Malgrado i test di conformità che che vengono effettuati sistematicamente. Se questi non vengono superati, allora il prodotto va ritirato dal supermercato o addirittura distrutto.
Piacciono a tanti, ma vanno consumate con attenzione
Le cozze sono tra i molluschi più amati e consumati della cucina italiana e internazionale. Infatti sono utilizzate per tantissimi piatti che sono entrati a far parte della nostra cultura culinaria: dall’impepata di cozze, fino ai primi piatti di mare, per cucinare questo mollusco le possibilità sono veramente tante. Ma per trattarlo nel modo giusto ed evitare rischi, puntando sempre sulla qualità è bene imparare a conoscerlo al meglio.
La cozza altro non è che un mollusco dotato di branchie che gli permettono di assorbire ossigeno per respirare e alimentarsi, trattenendo il cibo, cioè plancton organico. Se da un lato quelle confezionate, che si trovano comunemente al supermercato sono più controllate e dunque è più probabile che non vi siano contaminazioni, rispetto a quelle del ristorante, bisogna comunque fare attenzione perché il rischio è dietro l’angolo, come in questo caso.
Ritiro dagli scaffali di cozze: marca e lotto
Il Ministero ha pubblicato il richiamo proprio nella giornata di ieri 28 novembre 2022 e la marca di cozze incriminate è Effelle pesca srl provenienti dalla Spagna, con sede a Bosco Mesola in provincia di Ferrara, nella confezione da 1 kg con lotto numero FL 335600. Potete andare nella pagina del sito del Ministero per confermare la notizia.
Il motivo del ritiro, indicato come sempre sul documento pubblicato dal governo e pubblico, in modo che tutti i consumatori possano leggere e agire di conseguenza, è il superamento limiti microbiologici il che significa che le cozze non rispettano i limiti previsti dalle ordinanze regionali. In via cautelativa si raccomanda alle persone che hanno acquistato questo lotto di non consumarle assolutamente e di riportarle al punto vendita in cui sono state acquistate. In questo modo si ha anche diritto ad un rimborso della spesa effettuata per il prodotto.
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