Ebbene sì: i bambini possono ammalarsi per il coronavirus, ma il rischio che i bambini possano contagiare gli adulti è escluso.
Questo è quello che emerge dalle recenti evidenze scientifiche: gli esperti non riescono a trovare un bambino di età inferiore ai 10 anni che abbia trasmesso il Coronavirus a un adulto. Infatti i giovani non “svolgono nessun ruolo significativo nella catena di contagio”.
Un po’ tutto ciò ci ricorda il caso degli animali domestici su cui si è instaurata una paura infondata. Come nel caso della trasmissione di Coronavirus dai bambini, anche gli animali domestici sono considerati “debolmente positivi” da non poter contagiare in maniera efficace gli uomini.
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Nei bambini non è presente il recettore ACE2 sull’epitelio polmonare; quindi la chiave di ingresso del virus nell’organismo è meno presente. Ecco il motivo principale del minor numero di vittime tra i bambini.
Un dato che supporta ciò è il caso dell’India: rispetto ad altri Paesi in India l’epidemia non si è diffusa come nel resto del mondo.
Il motivo è da ricercare nella struttura demografica della popolazione; infatti la maggiore percentuale della popolazione indiana è formata da bambini e giovani adulti, che sono in maniera minima vettori di contagio. Meno bambini si ammalano, meno bambini possono contagiare gli adulti.
I ricercatori non sono riusciti a scoprire casi di bambini di età inferiore ai 10 anni che abbiano contagiato un adulto. Gli studi sull’impatto del virus rivelano che i giovani non svolgono un ruolo significativo nella trasmissione verticale.
Tra gli studi considerati dalla “lettura pediatrica pertinente” sul coronavirus condotta dal dott. Alasdaire Munro, c’è il caso di un bambino di nove anni in Francia che non ha trasmesso il virus a nessuno nonostante fosse in contatto con 172 persone mentre era contagioso.
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Il ragazzo é al centro di un gruppo di casi che ha fatto scalpore a livello internazionale; lui e altri 10 sono stati infettati mentre erano in uno chalet sulle Alpi in Francia.
Il bambino frequentava tre diverse scuole di sci mentre era inconsapevolmente contagioso e si mescolava tra le altre persone.
“Mentre si tratta di un singolo caso, questa evidenza suggerisce diverse dinamiche di trasmissione di Coronavirus dai bambini, supportando dati che dimostrano una ridotta infezione e infettività in essi” hanno detto i ricercatori di Don’t Forget the Bubbles.
I ricercatori hanno aggiunto che gli studi sui “gruppi famigliari multipli” a Guanzhou in Cina hanno suggerito che i bambini non sarebbero il caso indice.
Conclusioni
Il coronavirus nei bambini riesce a entrare nell’organismo con maggiore difficoltà, e qualora lo faccia, la sintomatologia è meno grave e la contagiosità è minima. I bambini possono essere infettati dagli adulti, ma secondo le prove odierne è escluso il contrario.
In questa epidemia i bambini non sono il caso indice. Insomma un respiro di sollievo per tutte le mamme e i papà che temono per i propri figli in questo scenario da apocalisse mondiale.
https://www.bbc.com/future/article/20200330-coronavirus-are-children-immune-to-covid-19
Ripassa.