Indice dei contenuti
Il coriandolo è una spezia poco utilizzata in Italia. Ed è un peccato! Perché piante, frutti e semi hanno tantissime proprietà benefiche per l’organismo.
Intendiamoci subito: a noi il coriandolo piace, sia fresco che essiccato. E anche tanto! Se l’abbiamo chiamato ‘puzzolente’ è solo perché ce l’ha scritto nel nome: erano i greci a chiamarlo così. Coriandolo infatti deriva dal greco antico koris (cimice): era così conosciuto a causa dell’odore fetido delle foglie e dei frutti acerbi.
Dopo questa piccola curiosità etimologica, andiamo a scoprire tutte le proprietà e i benefici di questa spezia orientale.
Proprietà del coriandolo
Del coriandolo – che è possibile coltivare anche in casa – vengono in genere utilizzati le foglie, i frutti e i semi. Dalla pianta si può estrarre fino all’1% di olio essenziale: soprattutto d-linalolo (60% del totale), ma anche alcoli, aldeidi e terpeni. Presenta poi flavonoidi, steroli, acido clorogenico e caffeico. Possiede una buona quantità di minerali, tra cui fosforo, sodio, potassio, calcio e magnesio. Per quanto riguarda le vitamine, troviamo soprattutto la C, ma anche B1, B2 e B3.
I frutti contengono alcoli e terpeni, molto utili per la loro attività antispastica sul tubo digerente. I suoi semi hanno proprietà digestive, mentre l’olio essenziale è molto utilizzato come vermifugo e per lenire reumatismi e dolori articolari.
Semi, frutti e foglie sono comunque sconsigliati alle donne in gravidanza e durante l’allattamento. L’abuso eccessivo di questi elementi può provocare qualche disturbo a livello nervoso.
Gli usi del coriandolo: in cucina
Anche se in Italia non è molto diffuso, in diverse parti del mondo è molto impiegato in cucina. Soprattutto sotto forma di spezia, viene adoperato per aromatizzare dolci e pane o per insaporire dei piatti particolari. È anche ampiamente utilizzato nelle bevande, come aromatizzante naturale per gin, birre e altri liquori.
Sono molto famose anche le salse preparate con il coriandolo come ingrediente base. La famosa ‘guacamole’, per esempio. Ma anche Berberè e Pebre, ottime sostitute al sale da cucina.
Benefici per l’apparato digerente
Grazie ai componenti essenziali borneolo e linalool, il coriandolo è molto impiegato contro i disturbi dell’apparato digerente:
- Cattiva digestione
- Disturbi al fegato
- Diarrea
- Gas intestinali
Stress e mal di testa
I frutti della pianta essiccati danno sollievo contro l’emicrania. I pediluvi con i frutti del coriandolo, inoltre, danno un effetto rilassante sull’organismo, riducendo l’impatto di giornate fortemente stressanti sia dal punto fisico che mentale.
Antibiotico naturale
Uno studio portoghese ne ha sottolineato le proprietà antibatteriche. I ricercatori dell’Università di Beira Interior, hanno analizzato l’olio essenziale di coriandolo, che si è dimostrato essere attivo contro più di 10 specie patogene. Tra gli altri: Escherichia Coli, Salmonella enterica, Bacillus cereus e Staphylococcus aureus. In sinergia con l’amfotericina (antimicotico) sarebbe efficace anche contro Candida albicans e Candida tropicalis.
Le sue proprietà disinfettanti e antisettiche lo rendono ideale anche contro i disturbi della cute (eczemi, secchezza e infezioni fungine), ferite e ulcere orali, alitosi.
Azione disintossicante
Il coriandolo ha anche un’azione disintossicante nei confronti di alcuni metalli pesanti. In una ricerca, si è dimostrato che la spezia è particolarmente efficace nel ridurre i depositi di mercurio nei nostri organi. Questa azione depurativa è anche chiamata chelazione.
Per sfruttare questa capacità, possiamo preparare un delizioso pesto al coriandolo (ecco la ricetta) o anche uno smoothie con clorella, cibi ricchi di clorofilla e acqua.
Altre proprietà
Tra le altre proprietà più note del coriandolo, abbiamo il contenimento della pressione e del colesterolo. O ancora come antireumatico e antiartritico grazie a cineolo e acido linoleico. Avrebbe infine delle buone qualità antistaminiche.