Capire come riconoscere un tumore precocemente può fare la differenza nella battaglia contro una delle malattie più diffuse degli ultimi tempi. Su questo ha lavorato un gruppo di scienziati dell’University Health Network, che ha scoperto il modo per smascherare il cancro nelle sue fasi iniziali, con un semplice prelievo.
Questo nuovo approccio potrebbe diventare un punto di svolta nella lotta al tumore, migliorando drasticamente le percentuali di successo delle terapie.
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Come riconoscere un tumore con un prelievo
La biopsia liquida è un semplice prelievo di sangue venoso sul quale possono essere eseguite analisi molecolari, quando non è possibile disporre di tessuto tumorale.
Un team di scienziati facenti parte dell’University Health Network, e guidati dal dott. Daniel De Carvalho, ha associato la biopsia liquida agli esami sulle alterazioni epigenetiche e all’apprendimento automatico. Questo ha permesso loro di ricavare una metodologia capace di riconoscere i tumori nel loro stadio iniziale. Grazie a un semplice esame del sangue.
I risultati della ricerca sono stati pubblicati online sulla rivista Nature. Si tratta di una scoperta rilevante, che potrebbe aiutare a combattere il cancro molto prima della comparsa dei sintomi. Aumentando quindi la percentuale di successo dei trattamenti.
Come riconoscere un tumore precocemente può salvare la vita
Uno dei problemi più grossi nella lotta al cancro è proprio quello di riconoscere precocemente la malattia. Prima si interviene con trattamenti mirati, infatti, maggiori sono le percentuali di successo e sopravvivenza.
Gli attuali metodi adoperati per rilevare la presenza di DNA tumorale implicano il sequenziamento di mutazioni somatiche, ottenuto usando il DNA delle cellule tumorali. Purtroppo, la sensibilità di questi metodi può essere molto bassa nello stadio iniziale della malattia.
Negli anni, la ricerca ha lavorato per capire come migliorare la diagnosi dei tumori nel loro stadio iniziale. I ricercatori dell’University Health Network hanno cercato di fornire una risposta a questo problema.
Nella loro ricerca, gli scienziati sono partiti profilando le alterazioni epigenetiche, anziché le mutazioni. Questo ha consentito di identificare migliaia di modifiche uniche per ogni tipo di cancro. L’apprendimento automatico è stato poi adoperato per creare classificatori in grado di identificare la presenza di DNA “malato” nei campioni di sangue ottenuti con un semplice prelievo e determinare a quale cancro appartenessero.
Attualmente, i ricercatori sono arrivati a profilare e abbinare con successo più di 700 campioni di tumore e sangue provenienti da diversi tipi di carcinomi.
Scopri le nuove terapie anti-tumore
Negli ultimi anni, la ricerca ha fatto grossi passi avanti su come riconoscere un tumore e poi curare la malattia. Spesso vi abbiamo raccontato di questi progressi, che danno speranza a milioni di persone. Ecco alcuni articoli che approfondiscono le nuove scoperte:
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In questo video, il dottor De Carvalho spiega i risultati della ricerca:
Perché questo nuovo approccio potrebbe fare la differenza?
Le alterazioni epigenetiche su larga scala offrono una nuova speranza per chi cerca di capire come riconoscere un tumore nelle sue fasi iniziali. Perché esse sono specifiche per tipo di tessuto esaminato e per ciascun tipo di cancro.
La metodologia messa a punto dal team di scienziati getta le basi per un’efficace rilevazione, intercettazione e classificazione dei tumori all’inizio del loro percorso, in un modo che è minimamente invasivo.
Si tratta di una scoperta molto importante che dà maggiore speranza nella lotta precoce alla malattia.
Il prossimo passo da compiere sarà quello di validare questa soluzione su vasta scala. È necessario, per questo, analizzare i dati provenienti da ampi studi di ricerca, condotti sulla salute della popolazione di diversi Paesi al mondo. I campioni di sangue raccolti mesi prima della diagnosi della malattia, potrebbero offrire la soluzione per il definitivo perfezionamento della nuova tecnica. Infine, la nuova metodologia dovrà essere validata in studi prospettici per lo screening del cancro.