Tutti i benefici per il fegato, e non solo, che apporta il cardo mariano
Il cardo mariano (Silybum marianum) è stato utilizzato per 2.000 anni come rimedio naturale per una grande varietà di disturbi. In particolare per la cura di fegato, reni e problemi di cistifellea.
Diversi studi scientifici suggeriscono che le sostanze presenti nel cardo mariano (in particolare un flavonoide chiamato silimarina) lo rendono in grado di proteggere il fegato dalle tossine.
E anche dagli effetti collaterali di alcuni farmaci, come il paracetamolo (Tylenol), che possono causare danni al fegato in dosi elevate.
Una pianta preziosa per la medicina naturale
Il cardo mariano è una pianta erbacea, presente in tutto il bacino del Mediterraneo. E non ha equivalenti nel mondo della droga farmaceutica.
Infatti, nei casi di avvelenamento con funghi Amanita, che distruggono il fegato, il cardo mariano è l’unica opzione di trattamento.
È talmente efficace che il suo utilizzo nei trattamenti non è mai stato messo in discussione, nemmeno da parte della comunità medica e scientifica tradizionale.
L’azione benefica del cardo mariano sul fegato
Ma da cosa nascono le sue proprietà benefiche? Questa pianta contiene la silimarina, che svolge un’efficace azione protettiva del fegato. Protegge le cellule epatiche dai danni causati da sostanze tossiche, alcool, farmaci, insetticidi e antiparassitari.
Inoltre, sembra stabilizzare la membrana delle cellule epatiche esistenti, catturando i radicali liberi che la aggrediscono. Favorisce infine la produzione di cellule epatiche nuove.
Il cardo mariano sembra anche inibire la produzione di leucotriene, con un effetto di prevenzione delle reazioni allergiche e infiammatorie.
Altri benefici
La pianta aiuta anche nel trattamento della psoriasi, ha alcuni effetti che possono stimolare la produzione del latte materno nelle donne che allattano al seno i neonati.
Studi di laboratorio preliminari suggeriscono anche che le sostanze attive nel cardo mariano può avere effetti anti-cancro, grazie alle proprietà antiossidanti della silimarina. E hanno dimostrato di inibire l’insorgenza del cancro alla prostata, della mammella e dell’utero.