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Ecco come ad Amsterdam usano una pianta, il caprifoglio, per ridurre l’inquinamento atmosferico.
La chiamano Green Junkie, la “drogata verde”: si tratta di una particolare varietà di caprifoglio, che sarebbe in grado di assorbire maggiore particolato atmosferico rispetto alla versione ‘classica’.
Il progetto è nato ad Amsterdam, città che come tutte le grandi capitali soffre per smog e inquinamento. L’idea è quella di catturare le sostanze pericolose nell’aria, attraverso i ‘peli’ del fiore. Ecco come funziona il progetto.
Green Junkie, il caprifoglio modificato
Il progetto è partito concretamente nel gennaio del 2016. Coinvolge l’AMS (Amsterdam Institue for Advanced Metropolitan Solutions), MyEarth, l’Università di Wageningen, il Wageningen Environmental Research (WUR) di Alterra, la città di Amsterdam e Roofscapes.
L’idea è quella di sfruttare a pieno le potenzialità del caprifoglio di catturare gli inquinanti. In particolare, i ricercatori di MyEarth sono riusciti a coltivare una variazione genetica della pianta, chiamata appunto ‘Green Junkie’.
La sua particolarità è di avere delle foglie più ‘pelose’. Proprio come dei capelli, ne vengono fuori dei filamenti sottili. La Green Junkie, rispetto al caprifoglio ‘classico’, presenta una densità maggiore di ‘peli’, che sono anche più lunghi rispetto al normale.
Grazie a questa peluria, la Green Junkie sarebbe in grado di catturare maggiore particolato atmosferico, in particolare nei punti a più elevata concentrazione.
“Come molte altre città, Amsterdam è afflitta dall’elevata concentrazione di particolato atmosferico, che ha un impatto negativo sulla qualità dell’aria e sulla salute dei cittadini”, spiegano dall’AMS. “I presunti effetti positivi della Green Junkie sulla qualità dell’aria esterna non sono stati ancora provati. Con il nostro progetto, vogliamo testarne gli effetti su alcuni punti particolarmente delicati in città, dove la concentrazione di inquinanti nell’aria, a causa del traffico, sono peggiorati dalla vicinanza all’autostrada e alle costruzioni edilizie”.
Il primo step è stato quello di effettuare un test in un ambiente controllato, in una galleria del vento. Successivamente è partita la sperimentazione in città.
“Una volta stabilito l’impatto positivo della Green Junkie sul particolato, la pianta potrà diventare uno strumento pratico per migliorare la qualità e la vivibilità della città”.
Una ‘cintura’ di caprifoglio: la vision di Ton van Oosstwaard
L’idea è nata da un sogno. Dalla vision di un ingegnere, un uomo con una ‘missione’. Quella cioè di provare a salvare il mondo (e gli uomini) dall’inquinamento atmosferico.
Già nel 2014, Ton van Oostwaard raccontava la sua idea al pubblico del TedX di Amsterdam. L’ingegnere vuole creare un Ecorridor (un corridoio eco) intorno alla città. Una sorta di anello – 25 ettari di terreno – che circondi la capitale olandese, utilizzando proprio il caprifoglio.
“Questa pianta è un vero e proprio drogato verde [da qui il nome green junkie, ndr], è cioè dipendente dagli inquinanti dell’aria: non può fare a meno di consumarli”, ha raccontato con una fortunata metafora.
Ecco il video della sua presentazione, 3 anni fa: