La camomilla è una pianta officinale utilizzata da secoli per le sue proprietà. Tradizionalmente in Italia viene sfruttata soprattutto per il suo effetto calmante, usandone il fiore essiccato per preparare una semplice tisana. In effetti, però, questa umile pianta, presente spesso anche come erba selvatica, presenta varie altre proprietà che consentono di utilizzarla in vari modi e in maniera molto più intensiva di quanto non si faccia solitamente.
La camomilla e i suoi tanti benefici
A livello erboristico la camomilla è conosciuta come pianta dagli effetti sedativi, ma anche antinfiammatori, antispastici e carminativi. In natura esistono tantissime differenti varietà e specie di camomilla, quella più utilizzata per preparare una tisana è la Chamomilla recutita, o meglio Matricaria chamomilla, nota come camomilla comune. Questa può essere decisamente inserita tra i rimedi per il bruciore di stomaco, ma per il medesimo scopo si può utilizzare anche la camomilla romana, o in botanica Anthemis nobilis.
Quest’ultima, infatti, ha proprietà aperitive e digestive, che permettono di sfruttarla come aiuto aggiuntivo anche in caso di gastrite cronica o per alleviare le difficoltà digestive che si presentano dopo un pasto troppo abbondante. Come avviene per la camomilla comune, anche la camomilla romana si può utilizzare per la preparazione di tisane e infusi. I benefici offerti dalla camomilla comune si possono sfruttare anche per attenuare un po’ i dolori allo stomaco e all’intestino e anche nel caso di problematiche correlate al ciclo mestruale, perché aiuta ad alleviare gli spasmi muscolari.
Quale parte della pianta si utilizza
Come abbiamo accennato per sfruttare appieno tutti i benefici della camomilla si utilizza nella preparazione di tisane e infusi solo il fiore. Si tratta di piccoli capolini costituiti da innumerevoli fiorellini dalla forma conica, stretti gli uni vicino agli altri. I fiorellini sul bordo esterno del ricettacolo presentano una singola fogliolina di colore bianco; quelli all’interno del capolino sono privi di foglie e hanno una corolla giallo oro. Sono proprio questi fiori a offrire i benefici per i quali la camomilla è conosciuta e utilizzata.
Contengono infatti elevate quantità di flavonoidi, terpeni e di cumarine. I primi sono importanti sostanze antiossidanti, le cumarine invece offrono proprietà ipotensive e spasmolitiche; invece, i terpeni presenti nei fiori della camomilla le offrono proprietà antisettiche. I fiori di camomilla comune sono utilizzati anche per l’estrazione di olio essenziale, utilizzato sia in erboristeria che in cosmetica: si preparano creme e oli che consentono di favorire la cicatrizzazione delle ferite, mentre i cosmetici a base di camomilla offrono anche un effetto tonico e astringente sulla cute.
La raccolta dei fiori
L’utilizzo di piante in erboristeria, in cosmetica e per la preparazione di oli e unguenti deve tenere conto del metodo di coltivazione delle piante. È infatti essenziale che la camomilla da utilizzare in erboristeria e in cosmetica sia coltivata senza l’uso di pesticidi e di sostanze che possano essere nocive. Oltre a questo, è consigliabile effettuare la raccolta dei fiori quando sono completamente sbocciati. La fioritura della camomilla si protrae per alcune settimane, tra maggio e giugno; in tale periodo è bene raccogliere i fiori già completamente sbocciati, lasciando i boccioli sulla pianta fino alla completa apertura.
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