Quante volte avete pelato le patate e gettato via le bucce? Sempre. Lo sapete che le bucce di patate si possono mangiare? Io ho trovato un modo golosissimo di cucinarle:
bucce di patate fritte in pastella.
Se avete patate di origine biologica, non siete schizzinosi o non pensate che facciano male questa è un ottima idea per non buttare via le bucce. Ottime come aperitivo, tuffate in tante salsine differenti, da mangiare sul divano con gli amici. Aperitivo ecosostenibile per un mondo migliore.
La patata, come i suoi parenti pomodoro, melanzana e peperone, è un membro della grande famiglia delle Solanacee. Questo gruppo di piante, parte importante della dieta della popolazione mondiale, contiene grandi quantitativi di complessi molecolari che questi ortaggi producono per auto-proteggersi contro gli attacchi dei parassiti. Queste molecole, chiamate glicoalcaloidi, sono particolarmente importanti nelle patate. Infatti questo tubero cresce nel terreno, un ambiente ricco in micro-organismi, sicchè è particolarmente suscettibile agli attacchi da parte di diversi batteri, funghi o insetti.
Non deve perciò sorprendere che le bucce di patate, essendo la parte più a diretto contatto con questo ambiente ostile, contenga un’eccezionale quantità di queste molecole protettive, dalle proprietà insetticide, battericide e fungicide. Studi recenti hanno per esempio dimostrato che i glicoalcaloidi presenti nella patata si trovano principalmente vicino alla buccia, in concentrazioni di ben 100 volte superiori rispetto alla pasta interna.
Come per la maggior parte delle molecole che si trovano nella buccia di diversi tipi di frutta (mele, pere, uva passa), si pensa che le sostanze presenti nella buccia delle patate potrebbero giocare un ruolo molto importante nella prevenzione dei tumori.
Così, gli alcaloidi caconina e solanina, che sono quelli principalmente presenti nella patata, hanno la proprietà di bloccare la crescita di diversi tipi di cellule cancerogene, incluse quelle del tumore al colon, allo stomaco, al fegato e all’utero. Questo effetto inibitore sembra principalmente dovuto alla facoltà di queste molecole di provocare la morte delle cellule cancerose, grazie ad un processo detto “apoptosi”, il quale può bloccare la crescita tumorale.
Indice dei contenuti
Ingredienti:
- le bucce di 3 patate
- 140 ml di latte o acqua
- 100 g di farina
- 1 cucchiaino di lievito in polvere
- olio per friggere
- sale
Procedimento:
- Pelate le patate per il lungo cercando di ricavarne dei bei pezzi.
- Mettete le bucce di patate a bagno in una bacinella con acqua fredda per almeno 1 ora, in questo modo le bucce tenderanno ad arrotolarsi formando dei riccioli.
- Se avete cucinato le patate il giorno prima potete conservare le bucce di patate a bagno anche tutta la notte.
- Preparate la pastella mescolando gli ingredienti secchi, come farina, lievito e sale in una ciotola. Aggiungete molto lentamente il latte o l’acqua. Amalgamate bene fino a formare un composto denso e cremoso. Se vi sembra troppo denso, aggiungete ulteriore liquido. L’utilizzo di acqua o latte è a vostro piacimento. Il latte rende il composto più avvolgente e cremoso.
- Immergete le bucce di patate ben asciugate nella pastella.
- Friggete le bucce di patate in olio bollente per 4 minuti e scolatele su carta assorbente.
- Servite subito.
Foto e ricetta di Mara Toscani
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