Il 26 settembre scorso, il Mipaaf, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, ha reso nota la pubblicazione del Decreto sulla gestione delle non conformità in materia di produzioni biologiche. Il decreto, riguarda l’ “Individuazione dei tempi e delle modalità di gestione dei provvedimenti adottati dagli Organismi di controllo nei confronti degli operatori del settore della produzione biologica a seguito dell’accertamento di non conformità, in attuazione dell’art. 7 del Decreto 20 dicembre 2013 n. 15962”.
Con la pubblicazione del documento, il Ministero delle Politiche Agricole ha fissato tempi certi e procedure comuni su tutto il territorio nazionale, che dovranno essere adottati da tutti gli operatori del settore della produzione biologica.
Nel testo del decreto, si leggono alcune disposizioni che l’operatore del settore biologico deve osservare, qualora siano state accertate delle inosservanze, durante i controlli ispettivi sulla qualità dei prodotti alimentari. Infatti, è necessario “se il prodotto è stato commercializzato, che l’operatore comunica ai propri clienti la soppressione delle indicazioni biologiche e, se del caso, attiva l’eventuale procedura di ritiro, tempestivamente e comunque non oltre 5 giorni dalla ricezione del provvedimento utilizzando un sistema che garantisca l’avvenuta ricezione da parte del destinatario della comunicazione. Qualora non è possibile ritirare il prodotto, l’operatore ne dà comunicazione all’Organismo di controllo per la tempestiva segnalazione tramite posta elettronica certificata all’Ufficio e/o agli Uffici territoriali dell’ICQRF, territorialmente competenti sia per la sede operativa sia per la sede legale degli operatori coinvolti e alla Direzione generale della prevenzione e del contrasto alle frodi agroalimentari”.
Secondo il viceministro Andrea Olivero, che ha la delega alla tutela della qualità, alla repressione frodi e al biologico, “L’impegno del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali nei confronti dell’agricoltura biologica passa innanzitutto dalla definizione di regole certe e dall’accompagnamento delle imprese nel rispetto rigoroso della legge. Il biologico, che si fonda su un profondo rapporto fiduciario tra produttori e consumatori, può e deve crescere nella più assoluta trasparenza e sicurezza”.
Poco prima della pubblicazione del decreto, il Ministero delle politiche agricole ha fatto notare il proprio impegno nella lotta alle contraffazioni: nei primi otto mesi del 2014 sono stati effettuati oltre 60 mila controlli nel settore agroalimentare e sequestri per 32 milioni di euro.
Il testo completo del decreto sulla gestione delle non conformità in materia di produzioni biologiche è disponibile sul sito ufficiale del Mipaaf a questo link: http://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/8012
(Foto: hardworkinghippy)