Gli antibiotici possono essere causa di obesità infantile? Secondo i ricercatori sì. Ecco perché
Esistono molte persone che al primo raffreddore o mal d’orecchi sono tentate di assumere gli antibiotici. Non è la soluzione più adatta, soprattutto in caso di bambini.
Già da diverso tempo gli scienziati hanno cercato di mettere in guardia le persone sull’uso massiccio di medicinali. Sia che vengano assunti in maniera diretta, che indiretta. Ad esempio, attraverso il consumo di carne proveniente da allevamenti intensivi dove agli animali viene somministrato praticamente di tutto.
Ora, viene portato alla luce un ulteriore rischio sulla salute dei bambini causato da una prescrizione precoce di cure antibiotiche: l’obesità.
Lo studio in questione è stato condotto dai ricercatori statunitensi della University of Pennsylvania e Bloomberg School of Public Health.
Lo studio
Per poter analizzare le conseguenze dei medicinali sulla salute dei bambini, sono state analizzate 64.580 cartelle cliniche di neonati e bambini residenti nei dintorni di Philadelphia. I risultati sono poi stati pubblicati sulla rivista JAMA Pediatrics.
In base alle evidenze registrate, gli studiosi sarebbero convinti che prescrivere gli antibiotici ad ampio spettro, soprattutto nella prima infanzia, possa aumentare il rischio di obesità nei bambini. Soprattutto se i farmaci sono stati somministrati nei primi due anni di vita, nella misura di 4 o più cicli di antibiotici.
La colpa sarebbe soprattutto degli antibiotici ad ampio spettro. Parliamo di amoxicillina, tetraciclina, streptomicina, moxifloxacina e ciprofloxacina. Medicinali noti per il trattamento di gravi infezioni sistemiche. Questi farmaci, infatti, oltre a uccidere i batteri resistenti agli antibiotici standard, ucciderebbero anche batteri benefici per il nostro corpo. Un danno collaterale rischioso a quanto pare.
Secondo i risultati della ricerca, in particolare, i bambini a cui sono stati somministrati gli antibiotici a largo spettro nei primi due anni di vita avrebbero mostrato circa l’11% in più di probabilità di essere obesi tra i 2 e 5 anni, rispetto a quelli non hanno assunto farmaci.
I bambini a cui sono stati somministrati quattro o più cicli di eventuali antibiotici nei primi due anni di vita, anche loro, hanno fatto registrare l’11% in più di probabilità di essere obesi nella prima infanzia. Coloro a cui avevano assunto almeno un antibiotico a largo spettro vedevano aumentare il rischio di obesità al 17%.
Come gli antibiotici impoveriscono il microbioma intestinale
Secondo le ricerche effettuate, la varietà di batteri presenti nell’intestino conferisce agli individui una sorta di protezione dall’obesità. Un ambiente intestinale impoverito di questi microbi, invece, è collegato a un più alto rischio di disfunzioni del metabolismo.
La ricerca, quindi, suggerisce che la prima infanzia (i primi 24 mesi di vita) è un periodo molto delicato per la creazione del mix complesso dei microbi benefici presenti nel nostro organismo. Il microbioma intestinale è spesso vittima involontaria dai farmaci. In particolare degliantibiotici ad ampio spettro, che agiscono su una vasta gamma di famiglie batteriche.
Certo, ulteriori studi dovranno essere fatti per confermare queste teorie, ma questi risultati possono essere letti come un chiaro segnale che prescrivere troppi farmaci o antibiotici inadeguati, una tendenza che molti hanno, può mettere a repentaglio la salute dei bambini. L’obesità, infatti, può dar vita a diverse problematiche successive, anche gravi.