L’agricoltura biologica sta riscuotendo sempre più consensi in Italia.
In proposito, si chiama Start Up Bio il nuovo progetto proposto da Feder Bio, insieme all’ente di formazione Centoform di Cento e finanziato dall’Ue, nell’ambito del Programma Erasmus Plus; programma dell’Ue per l’Istruzione, la Formazione, la Gioventù e lo Sport, rivolto ai giovani fino ai 30 anni, all’interno dell’Azione chiave 2-partenariati strategici per l’Innovazione.
Start Up Bio ha già avuto l’endorsement istituzionale del MIPAAF nell’ambito del Programma della Rete Rurale Nazionale 2014-2020.
Esso sarà svolto col supporto di un partenariato internazionale composto da Ecovalia(Spagna), Agribio (Portogallo), Akep (Grecia), FIBL Europa (Belgio), col supporto di IFOAM (Federazione Internazionale dei movimenti per l’agricoltura biologica)
Gli obiettivi di quest’ambizioso progetto
Si tratta di un’iniziativa ambiziosa, volta a favorire la transizione dall’agricoltura convenzionale a quella biologica e a supportare i processi di innovazione delle aziende agricole…obiettivi, questi, che Start Up Bio si propone di raggiungere nell’arco di 24 mesi.
Il progetto propone una formazione qualificata e innovativa ai nuovi giovani agricoltori interessati a valutare percorsi di start up di aziende agricole bio e agli imprenditori agricoli già attivi, che intendono convertire i propri sistemi di produzione, passando al biologico.
In parole povere, il progetto rappresenta un’opportunità concreta:
- sia per i giovani start-upper che scelgono l’agricoltura biologica come percorso di qualificazione e riconversione professionale
- sia per gli operatori già attivi che vogliono convertire i propri sistemi di produzione all’agricoltura biologica.
Start Up Bio punta, in ciascun Paese coinvolto, a formare 80 nuovi agricoltori biologici, per un totale di 320 operatori.
Per ottenere questi risultati, saranno coinvolti 400 potenziali partecipanti.
Il reclutamento e le selezioni sono previsti per ottobre-novembre 2020 e per essi verrà attivata una open call Europea.

I risultati attesi a fine progetto?
- aver supportato l’avvio di almeno 10 nuove imprese bio
- aver cogestito con gli imprenditori almeno 100 conversioni di aziende agricole dal metodo convenzionale a quello biologico.
Come si struttura la formazione
La formazione dei partecipanti si baserà sull’utilizzo di risorse interattive digitali e percorsi e-learning, allo scopo di garantire la flessibilità dell’offerta e una maggiore accessibilità e fruibilità.
Saranno disponibili anche “servizi su misura” offerti dall’Incubatore Europeo per l’Agricoltura Biologica di nuova implementazione.
La fase finale del progetto prevede un periodo di tutoraggio diretto in campo.
La creazione di nuove occupazioni attraverso l’agricoltura biologica è l’elemento fondante di questo percorso formativo che, nei metodi di produzione biologica, vede una prospettiva per il ritorno alla terra, contribuendo al ricambio generazionale nel settore primario.
Ultime stime in merito all’agricoltura biologica
L’aumento dell’agricoltura biologica è un fenomeno ormai comune in molti Paesi europei.
Secondo le ultime stime, le superfici coltivate col metodo biologico ammontano a quasi 12,6 milioni di ettari, con un incremento di circa il 25% rispetto al 2012.
L’Italia è tra i Paesi più impegnati su questo fronte: per estensione totale delle colture biologiche si colloca, infatti, al secondo posto, dietro alla Spagna.
Nonostante gli agricoltori europei siano già ben avviati lungo la via delle coltivazioni zero-pesticidi, le istituzioni europee hanno deciso di incentivare ulteriormente la transizione dall’agricoltura convenzionale a quella bio, supportando i processi di innovazione delle aziende agricole.
Le caratteristiche dell’agricoltura biologica
L’agricoltura biologica è un metodo di coltivazione sempre più in crescita.
Parliamo di un metodo agricolo in cui l’ecosistema agricolo viene considerato come modello equilibrato per lo sviluppo delle piante coltivate e, per questo, fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici.

Lavorare la terra con l’agricoltura biologica equivale, quindi, al rispetto dei cicli vitali naturali, minimizzando l’impatto antropogenico il più possibile.
Tra le caratteristiche più importanti dell’agricoltura biologica:
- la rotazione delle colture in modo da avere un’utilizzo efficace nelle risorse in logo
- il non utilizzo di pesticidi chimici e di fertilizzanti sintetici
- il divieto di impiego di organismi geneticamente modificati (ogm)
- lo sfruttamento delle risorse in loco (es. letame come fertilizzante)
- l’utilizzo di specie animali e vegetali resistenti a malattie e adattate all’ambiente
- l’allevamento del bestiame all’aperto, nutrendolo con foraggio biologico
- l’adozione di pratiche di allevamento degli animali su misura per le varie specie di bestiame
Altre caratteristiche
Tra le altre caratteristiche che rendono così preziosa l‘agricoltura biologica troviamo:
- salvaguardia di insetti utili, antagonisti dei parassiti
- scelta di piante rustiche, più resistenti
- pratica della pacciamatura, coprendo il terreno con fieno ed erba fresca per proteggerlo dagli sbalzi termici e per ostacolare la crescita di erbe infestanti)
- utilizzo del sovescio, seminando alcune piante (trifoglio, crescione, valerianella, colza ecc) che, una volta fiorite, vengono interrate per fertilizzare il terreno e proteggerlo dall’erosione
- utilizzo del letame e di concimi organici (compost), una miscela di terra, resti vegetali, cenere di legna ecc. biodegradabili e non inquinanti
I principi su cui si basa l’agricoltura biologica
L’agricoltura biologica si basa sui principi:
- del benessere, essendo volta a sostenere e favorire il benessere di suolo, piante, animali, esseri umani e pianeta, come insieme unico e indivisibile
- dell’ecologia, essendo basata su sistemi e cicli ecologici viventi, lavorando con essi, imitandoli e aiutandoli a mantenersi
- di equità, in quanto coloro che sono impegnati nell’agricoltura biologica devono intrattenere e coltivare relazioni umane in modo da assicurare giustizia sociale a tutti i livelli, ossia a tutte le parti interessate (agricoltori, lavoratori, trasformatori, distributori, commercianti e consumatori)
- di precauzione poiché l’agricoltura biologica è gestita in modo prudente e responsabile per proteggere la salute e il benessere delle generazioni presenti e future, nonché dell’ambiente.