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È proprio vero che i minerali presenti nell’acqua potabile sono necessari per l’organismo? Approfondiamo insieme la relazione tra acqua e metabolismo.
Acqua e metabolismo: una relazione essenziale. Come ben sappiamo, senza l’acqua non potremmo vivere. Questo perché questo liquido così importante ci aiuta ad assimilare tutte le sostanze nutritive di cui abbiamo bisogno e a eliminare invece quelle tossiche.
Ma come avvengono questi processi nel nostro organismo? E soprattutto: quali caratteristiche deve avere un’acqua potabile per favorire il nostro metabolismo?
Scopriamolo insieme.
Acqua e metabolismo: cosa dobbiamo sapere?
Spesso quando parliamo di metabolismo, non sappiamo esattamente di cosa si tratta. Abbiamo una vaga concezione del fatto che sia legato alla perdita di peso. Ma non andiamo molto oltre.
Per comprendere qual è il legame vero esistente tra acqua e metabolismo, dobbiamo comprendere innanzitutto la definizione di quest’ultimo. Come spiega Treccani, il metabolismo è “il complesso delle trasformazioni chimiche che avvengono nelle cellule degli organismi eucarioti e procarioti in modo coordinato e finalizzato, al quale cooperano molti enzimi e sistemi multienzimatici intracellulari”.
Sono dunque quattro le funzioni del metabolismo:
- Ricavare energia dalla degradazione delle sostanze nutritive che riceviamo attraverso l’ambiente e l’energia solare;
- Convertire tali molecole nutritive negli elementi (chiamati precursori) di base che formano le macromolecole cellulari;
- Trasformare i precursori in proteine, acidi nucleici, polisaccaridi e così via;
- Formare e degradare le biomolecole necessarie alle funzioni delle cellule.
Per espletare queste funzioni, l’acqua diventa essenziale. Scopriamo in che modo.
Le funzioni dell’acqua
Quando parliamo di acqua e metabolismo, dobbiamo ricordarci innanzitutto che i liquidi che assumiamo hanno la funzione di trasportare le sostanze nutritive essenziali alle cellule. Senza l’acqua, quindi, non ci sarebbe metabolismo. È l’elemento essenziale che fa funzionare il nostro organismo, come sappiamo.
Nel dettaglio, sono tre le funzioni dell’acqua:
- “Alimentare” le cellule: l’acqua trasporta le sostanze nutritive direttamente alle cellule;
- Eliminare le scorie: come trasporta le sostanze nutritive, l’acqua ci aiuta a eliminare anche tutti gli elementi inutili o dannosi, attraverso i reni;
- Regolare la temperatura corporea: perché sudiamo durante l’attività fisica? Per mantenere la temperatura del corpo a circa 37°. Se non ci fosse l’acqua, il corpo si surriscalderebbe.
Questo breve (e incompleto) excursus ci porta a comprendere dunque la correlazione tra acqua e metabolismo. Tra le funzioni dell’acqua, spesso troviamo anche quella dell’apporto di minerali (calcio, magnesio e così via). Si tratta però di un equivoco: come vedremo, i minerali si assumono meglio tramite cibi solidi e non con l’acqua.
Acqua con o senza minerali?
Il refrain è noto. Nelle pubblicità si sente spesso dire che l’acqua “minerale” è buona e utile. Ma è davvero così?
L’acqua con un elevato contenuto di minerali è un prodotto diffuso solo negli ultimi cento anni. È stata infatti l’industrializzazione a consentire perforazioni in profondità per attingere alle riserve d’acqua conservate nel sottosuolo, che sono ricche di minerali.
Fino a quel momento, l’uomo si è sempre dissetato con acqua di sorgente, di fiume o piovana. Tutti liquidi con un contenuto di minerali minimo o inesistente. Al di là di questo dato storico, però, dovremmo chiederci: qual è l’acqua che assolve nel migliore dei modi la funzione di trasporto delle sostanze nutritive e quelle da espellere? Qual è la migliore dunque per il nostro metabolismo?
Vediamo cosa dicono gli esperti.
Karl Gläsel, autore del libro “Guarigione senza miracoli ed effetti collaterali”, spiega:
«L’acqua potabile migliore, più pregiata e quindi la più sana, è un’acqua di sorgente montana, quasi priva di minerali. Il pH è di solito di 7. Una tale acqua adempie il suo compito di solvente e rende possibile il ciclo immutato dei processi biologici nell’organismo».
Barbara Hendel, medico, nel suo volume “Acqua e Sale”, aggiunge:
«I minerali nell’acqua minerale sono quindi più dannosi che utili, dato che essi impediscono l’eliminazione di sostanze tossiche. Si consiglia quindi solo acqua con una bassa percentuale di minerali, al di sotto di 1 grammo al litro, i cosiddetti acratopegi».
Oltre al contenuto di minerali, per una buona correlazione tra acqua e metabolismo, è necessario che il liquido abbia un pH basso, inferiore a 7. In questo modo, bere ci aiuterà anche a regolare l’economia tra acidi e basi, eliminando l’acido urico.
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Acqua e metabolismo: eliminare i minerali con l’osmosi inversa
Come abbiamo visto, per un corretto metabolismo, è meglio che l’acqua sia del tutto priva, o abbia una quantità minima, di minerali. Ma come ottenere un simile risultato? La strada più veloce è ovviamente di comprare acqua cosiddetta meteorica, con un residuo fisso compreso tra 10 e 80 mg/L.
Questo tipo d’acqua però è generalmente molto costosa. E non siamo mai sicuri di ciò che possiamo trovarvi dentro, al di là delle dichiarazioni dei produttori.
Come fare dunque a eliminare i residui dell’acqua che beviamo? Come abbiamo approfondito in altre occasioni, l’osmosi inversa è un procedimento che permette di depurare l’acqua da ogni particella con un diametro fino a 0,0001 μm. Microfiltrazione e ultrafiltrazione, invece, si fermano a 0,01 e 0,001 μm.
Questo accade perché con l’osmosi inversa, il filtraggio non avviene attraverso un sistema esclusivamente meccanico. Le azioni di diffusione e dissoluzione operate dai filtri a osmosi inversa, permettono infatti di intervenire anche a livello ionico.
Ecco un’immagine di esempio che dimostra quali sostanze vengono eliminate grazie a uno dei sistemi di osmosi inversa presenti sul mercato, il PI® – Power Compact:
PI® assicura un’eliminazione del calcare dall’acqua fino al 99%. Oltre a questo, l’acqua viene depurata da medicinali e ormoni (oltre il 99%), così come dal piombo, completamente rimosso. L’acqua ottenuta con il Power Compact ha infine un pH medio di 6,76 a 24 gradi centigradi.