La compassione? Va usata non solo con gli altri, ma anche con sé stessi. Ecco perché.
Provare compassione verso sé stessi fa bene alla mente ma anche al fisico. Eppure, sono veramente poche le persone disposte a farlo. Del resto, siamo i peggiori critici di noi stessi.
Ma l’auto-compassione non è così difficile da mettere in pratica. Nei giorni scorsi, l’Huffington Post, ad esempio, ha pubblicato una serie di benefici che derivano dall’essere più buoni e comprensivi con noi stessi.
Ecco, in sintesi, perché dovremmo usare più compassione verso noi stessi.
Per diventare più forti
L’auto-compassione è un fattore importante nel recupero emotivo. Rende più semplice la ripresa da un fallimento. Usare gentilezza non significa essere troppo indulgenti e cercare scuse per i nostri errori, significa piuttosto non eccedere nel colpevolizzarci e provare a perdonarci. Solo perdonando noi stessi possiamo guardare avanti.
Per migliorare le relazioni
Essere compassionevoli migliora la propria autostima e il rapporto con sé stessi. Questo influenza le relazioni sociali, facilitando il legame con gli altri.
Per smettere di essere perfezionisti
Essere troppo autocritici non fa bene. La ricerca suggerisce che chi è meno comprensivo verso sé stesso tende più degli altri a cercare la perfezione. E la ricerca della perfezione non sempre ci fa stare bene.
“Le persone tendono ad essere molto più crudeli verso se stessi più di chiunque altro“, afferma Kristin Neff, professore associato di psicologia dell’educazione presso l’Università del Texas, “Quando si pratica auto-compassione, tu hai essenzialmente un amico nella tua testa.”
Perché aiuta il corpo e la mente
Essere più comprensivi verso sé stessi aiuta coloro che hanno un’immagine disturbata del proprio corpo.
Aiuta a parlare a sé stessi, senza giudizio
“L’auto-compassione non è l’autostima, perché non è un giudizio del vostro valore“, spiega Neff all’HuffingtonPost. “È un modo più stabile di relazionarsi con se stessi e non va verso l’alto o verso il basso“. Non si tratta di essere buoni o cattivi.
Consente di impegnarsi in attività salutari
Chi pratica auto-compassione si dedica più di altri ad attività salutari che promuovono la cura di sé stessi.
Vi permette di diventare il vostro più grande alleato
Quando un amico è sconvolto, provate a comprenderlo e a incoraggiarlo. Chi pratica l’auto-compassione adotta lo stesso atteggiamento verso di sé.
Rende più felici
Questa pratica può rendere più felici e tutti vogliamo esserlo.
(Foto)