Il Guardian sta tornando alla carica per la sua guerra contro il Prosecco italiano.
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Il precedente: ” Il prosecco erode il sorriso e provoca denti cariati “
Una netta dichiarazione: “il Prosecco provoca buchi nei denti, lacera lo smalto e li fa uscire dalle gengive”, aveva scritto Zoe Williams, la giornalista del Guardian, provocando l’ironia dei critici internazionali. E’ evidente che tutte le bevande alcoliche che possono dare problemi ai denti, non solo il Prosecco. In quel caso arrivarono le scuse da Londra.
Il casus belli di oggi: l’erosione del suolo
Oggi il Guardian mette in ballo un problema etico-ambientale: l’erosione del suolo nelle alture che vanno da Conegliano a Valdobbiadene, dove cresce la Glera, il vitigno che origina il Prosecco.
Le dichiarazioni del docente di viticoltura Andrea Pitacco
L’indagine a cui fa riferimento il Guardian è del team di ingegneria civile ed ambientale guidato da Salvatore Pappalardo: questi evidenziano appunto il problema dell’erosione, parlando di circa 400mila tonnellate di suolo eroso ogni anno dai vigneti.
Il docente di viticoltura della facoltà, Andrea Pitacco, è però molto critico sul metodo e sull’approccio scientifico di questa ricerca. Secondo lui, i risultati di Pappalardo risultano essere un ” puro esercizio teorico, senza nessun supporto sperimentale. Un lavoro basato sui calcoli, scritto a tavolino, che dimostra poca pratica di viticoltura. Magari uno studio pubblicato, ma che risulta essere davvero ingenuo. Ho anche il dubbio che questi ricercatori siano mai stati fisicamente sulle colline tra Valdobbiadene e Conegliano”.
L’onestà intellettuale di Pitacco viene dimostrata dal fatto che egli stesso afferma che determinate problematiche vadano comunque studiate a fondo, ma non con questa metodologia: ” Non sono un prosecchista e non intendo difendere un mondo che all’interno ha anche le sue contraddizioni. Ma basta sparare in questo modo sul prosecco.”
La reazione stizzita del Governatore del Veneto Luca Zaia
“Mi aspetto solamente che la stampa internazionale accusi il prosecco di mangiare i bambini” – Attacca così Luca Zaia all’ennesimo fango gettato sulla produzione di eccellenza del territorio veneto. E continua: ” Il prosecco suscita così tanta invidia dei competitor internazionali che oramai viene accusato praticamente di tutto: Il prosecco provoca carie e corrode i denti, fa venire le alluvioni, erode le colline che noi vogliamo far diventare patrimonio dell’Unesco. Sono attacchi di invidia, barzellette che non fanno ridere”.
E chiude anche con un monito verso gli accademici di casa nostra : “Ricordiamo a tutti questi soloni che la nostra regione ha sì novemila frane, ma nessuna dove si coltivano vigneti, bensì dove i terreni e i pendii sono abbandonati. Ciò perchè dove ci sono i vigneti, la cura della terra è costante e addirittura maniacale.”
Le vere ragioni di tanto odio verso il prosecco
Per capire il retroscena di questa specie di guerra santa del Guardian contro il Prosecco, è utile conoscere questi dati:
– La crescite esponenziale del consumo di vino ha fatto calare il consumo di birra, passato in tredici anni dai 35.642 migliaia di barili di allora ai 26.914 migliaia di barili attuali.
– Nel 2016 per il Prosecco, il Regno Unito è diventato il primo mercato internazionale. Una bottiglia prodotta su tre finisce oltre le la manica per accasarsi sotto la Casa Reale per un valore mai registrato prima di 366 milioni di euro;
Non sono pochi, nel trevigiano, a pensare che sia questo il motivo per cui si chiede se è il caso di inserire il Prosecco nella lista del cibo o bevande pericolosi per l’ambiente “al pari della carne che ha un enorme impatto ambientale, del merluzzo dell’Atlantico del nord, oltre modo sfruttato, e del caffè per il consumo eccessivo d’acqua”.
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Fonte: Il Gazzettino