Una recensione sui medicinali più pericolosi viene fatta da sette anni a questa parte dall’’Ong francese Prescrire. Recentemente è stato pubblicato il nuovo rapporto che evidenzia come molti farmaci siano più dannosi che utili.
L’associazione francese valuta rischi e benefici dei farmaci in base a delle procedure rigorose, ma nella segnalazione del farmaco pericoloso ne propongono anche la terapia alternativa, per ridurre effetti indesiderati e migliorare la cura, anche se pur sempre di un farmaco parliamo.
I farmaci recensiti nella nuova lista del 2019 sono ben 93, i cui principali sono:
Indice dei contenuti
Bronchitol
- il mannitolo per inalazione (Bronchitol), a fini mucolitici, controindicato in caso di fibrosi cistica e suscettibile di espone a broncospasmo e aemottisi
Toplexil
- l’oxomemazina (Toplexil o altro), un antistaminico che potrebbe presentare effetti avversi sproporzionati nel trattamento sintomatico della tosse.
Muxol
- sedativi della tosse come il Muxol e altri farmaci il cui principio attivo è l’ambroxol, e il Bisolvon (con bromexina), oltre a mucolitici per la tosse o coadiuvanti del mal di gola che non hanno un’efficacia clinica dimostrata oltre l’effetto placebo e mostrano reazioni anafilattiche gravi e talvolta pericolose per la vita, come l’eritema polimorfico, la sindrome di Stevens-Johnson e quella di Lyell
Zyban
- lo Zyban, il cui principio attivo è il bupropione, un’anfetamina che aiuta a smettere di fumare. Secondo il rapporto francese non sarebbe più efficace della nicotina e anzi potrebbe portare a veri e propri disturbi neuropsichici, reazioni allergiche gravi, dipendenza e anche difetti cardiaci congeniti nel caso in cui il nascituro venisse esposto durante la gravidanza
Biocalyptol
- la folcodina (Biocalyptol o altro), un oppioide volto a trattare la tosse, che però pone un rischio di sensibilizzazione al curaro che è utilizzato in anestesia generale
Dicloflenac
- antinfiammatori non steroidei come il dicloflenac (Voltaren) per via orale, che gli esperti francesi associano a un aumento dei rischi cardiovascolari, come l’infarto miocardico e l’insufficienza cardiaca.
Decongestionanti
- decongestionanti orali e nasali (efedrina, nafazolina, ossimetazolina, fenilefrina, pseudoefedrina e tuaminoeptano) sono simpaticomimetici vasocostrittori, che espongono a disturbi cardiovascolari gravi o addirittura fatali e a colite ischemica.
Ketoprofene
- ketoprofene in gel (gel Ketum), rispetto ad altri FANS, espone di più alla fotosensibilizzazione e quindi può provocare più facilmente eczemi ed eruzioni cutanee di vario genere.
Fonti: Prescrire
www.greenme.it