Progetti eco-sostenibili, energie alternative, biciclette al posto delle macchine. Il mondo non è fatto solo di emissioni e smog, ma ci sono delle oasi felici, e non solo nei Paesi “nordici” o nelle terre lontane come l’Australia. Tra le città più verdi del mondo c’è anche Bogotà, la coloratissima capitale colombiana, e Curitiba, la città più verde del Brasile.
Al primo posto delle dieci città più verdi del mondo spicca la capitale dell’Islanda, Reykjavik, che da sola è abitata dalla metà della popolazione islandese. In seconda battuta la canadese Vancouver, una vera patita del “verde” e una promotrice delle fonti rinnovabili. Terza, e non è una sorpresa, il “gioiellino” Portland, in Oregon. E’ la città americana che dai tempi più lontani ha fatto una scelta rigorosamente green.
La classifica
1. Reykjavik – Islanda
Reykjavik ha lo straordinario di essere una capitale progressista e moderna con un facile accesso ad abbondanti fonti di energia geotermica pulita, che assicura ai suoi abitanti la disponibilità di aria pulita e di acqua non inquinata. In linea con la dichiarata ambizione della città di divenire la capitale più sostenibile del mondo, Reykjavik sta attuando una politica ambiziosa basata sull’uso di fonti di energia sostenibili caratterizzate da un impatto ambientale minimo. Nel quadro di questa politica, la città partecipa attualmente al progetto ECTOS, che prevede la sperimentazione di bus all’idrogeno nei prossimi due anni nel quadro della gestione del parco di autobus pubblici cittadini.
La straordinaria natura dell’isola colpisce con intensità, e sono i colori dell’Islanda a rimanere più impressi: restano dentro la memoria, indelebili. Le bianche trasparenze dei ghiacciai islandesi (il Vatnajökull, ad ovest di Reykjavik, è la più grande distesa di ghiaccio d’Europa, circa 8.100 km²), il rosso infuocato della lava vulcanica (lo stesso ghiacciaio di Vatnajökul si estende sopra alcuni vulcani), il rosso bruciato dal freddo dell’estesa tundra, il verde delle vaste valli, l’avorio delle cascate, l’azzurro intenso del cielo… la natura islandese quando la vedi non te la scordi più. Negli ultimi anni, l’Islanda è stata una delle nazioni più ricche e sviluppate del mondo; il 99,9% dell’energia elettrica del Paese viene generata da fonti rinnovabili islandesi; la nazione è uno dei 24 paesi del mondo a non possedere alcuna forza armata, nonostante faccia parte della Nato e abbia una forza di peace-keeping di pronto intervento; il paese sancisce la libertà di cultoe la religione ufficiale è il luteranesimo; nel 2009 l’Islanda ha votato il primo capo di governo donna ed il primo al mondo dichiaratamente omosessuale, Jóhanna Sigurðardóttir; secondo Freedom of the Press, l’Islanda è la nazione a possedere il più alto grado di libertà di stampa nel mondo.
2. Vancouver – Canada
E’ stata classificata dall’Economist come “la città più vivibile del globo” per ben due anni di seguito (2010-2011); ma il sindaco Gregor Robertson vuole puntare davvero in alto: farla diventare “la città più pulita della Terra” entro il 2020. Un progetto ambizioso, ma tutt’altro che impossibile. Infatti, il governo sta facendo di tutto per far diventare Vancouver come una sorta di La Mecca per Compagnie, Università che potranno portare investimenti esteri nel campo dell’high tech ambientale, e lo si è visto al Globe 2012, appuntamento da poco conclusosi proprio a Vancouver, che ha fatto della città per tre giorni la capitale delle tecnologie verdi: un’esposizione mondiale dove chiunque ha potuto mettere a disposizione di tutti piccole o grandi novità del campo delle “green technologies“.
Portland, con circa 600.000 abitanti, è diversa dalle altre metropoli americane. Pochi grattacieli, alta sostenibilità, bassi consumi energetici e rispetto per l’ambiente hanno contribuito nel corso degli anni a farla diventare una delle più vivibili degli Stati Uniti, per esempio, ben l’8% dei suoi abitanti va al lavoro in bicicletta. Grande attenzione al cibo bio, vegetariano e vegano. Portland è il paradiso per chi ama il vintage e gli object trouvé. Qui non si butta: ma si ricicla, si riusa.
4. Copenhagen – Danimarca
Copenaghen ottiene questo straordinario risultato grazie alla scelta dei suoi cittadini di recarsi sulle due ruote al lavoro. Si stima infatti che siano addirittura il 40% i lavoratori che ogni mattina salgono in sella, senza contare il gran numero di cittadini, compresi politici e addirittura i ministri, che preferiscono i mezzi pubblici all’automobile. E’ molto forte l’impegno della politica verso la sostenibilità, manifestato nella riduzione di un quinto delle emissioni di gas serra rispetto al 2005, dal ricorso alle rinnovabili per coprire il 27% del fabbisogno cittadino e ai quasi 2.500 ettari di aree verdi.
5. Malmö – Svezia
Malmö è famosa per la sua attenzione rivolta alla salvaguardia del territorio, alla biodiversità e al fair trade diventando la prima città fair trade della Svezia. Molti designer e architetti hanno trovato in questa città una meta e base ideale per dar vita a nuovi modi di “vedere l’ambiente”.
Curitiba, cittadina brasiliana di due milioni e mezzo di abitanti che spicca per un incredibile 82% di fabbisogno energetico cittadino coperto dalle fonti rinnovabili.
7. Bogotà – Colombia
200 km di piste ciclabili, numerose vie pedonali, il TransMilenio e la ciclovia, la mobilità di Bogotá, nel cuore della Colombia, è la dimostrazione di come l’ecologia avvicini le persone.
8. Melbourne – Australia
La città da sempre risulta ai primi posti della vivibilità e sostenibilità, per incrementare ulteriormente la qualità urbana ha realizzato nuovi grandi ed emblematici edifici pubblici ad alta efficienza energetica, tra questi il palazzo dei congressi e un grande edificio di uffici del comune. Sull’esempio pubblico anche il mercato dell’edilizia privata ha iniziato a realizzare edifici a bassa consumo di energia, comprese convenzioni con le banche per agevolare i finanziamenti di ristrutturazione ecocompatibili.
9. Barcellona – Spagna
Barcellona, il cui merito sta nell’aver puntato molto sul solare termico, con pannelli presenti in un gran numero di edifici.
La svolta ecologica iniziò negli anni ’70: oggi duecentomila abitanti si muovono per lo più con biciclette e tram perché il centro è chiuso al traffico e i parcheggi sono volutamente pochi e lontani dal centro. Gli edifici funzionano a pannelli solari, ci sono le colonnine che monitorano al quantità di CO2 nell’aria e ogni cosa in città si illumina con energia pulita. Come se non bastasse l’economia verde dà lavoro a 12.000 persone tra imprese e ricerca.
E voi che città scegliereste??
Agnese Tondelli