Come preparare in casa la buonissima zuppa di miso giapponese: scopriamo insieme la versione tradizionale (con brodo di pesce) e la ricetta vegana
Avete mai provato la zuppa di miso in un ristorante giapponese? Ricca di verdure, è l’ideale per i periodi freddi, perché riesce a riscaldare il corpo… e anche il cuore, quando magari siamo un po’ giù per qualche evento avverso!
Originariamente, la tradizione vuole che la zuppa di miso abbia come base il brodo Dashi, che è realizzato però con il pesce. Oggi vedremo quindi la versione classica, ma anche una versione vegana (comunque squisita!).
E’ importante sottolineare l’aspetto salutare. Il miso infatti è un eccezionale probiotico naturale
Ecco le due ricette, con una premessa sul brodo Dashi.
Il brodo Dashi
Vediamo come preparare il brodo Dashi secondo la tradizione giapponese. Gli ingredienti sono per sei persone.
Ci occorreranno:
- Acqua: 600 ml
- Alga Kombu: 10 centimetri (viene venduta in ‘fogli’ essiccati)
- Kezuri-bushi: 20 grammi
Il Kezuri-bushi, anche detto Katsuobushi, si ottiene grattugiando dei filetti di tonnetto striato, essiccato fermentato e affumicato. In genere, si trovano in commercio i fiocchi già grattugiati del pesce.
Il procedimento è molto semplice. Ripuliamo l’alga dai residui salini che possono presentarsi, passandolo sotto l’acqua fredda. Immergiamola poi in acqua, all’interno di una pentola e cuociamo a fuoco medio per 5 minuti.
Volendo, durante la cottura, possiamo aggiungere anche dei funghi shitake, a seconda del gusto personale, tagliati a listarelle, così come un goccio di salsa di soia per dare maggiore sapidità.
Poco prima che l’acqua raggiunga l’ebollizione, rimuovere l’alga e aggiungere i fiocchi di Kezuri-bushi, spegnendo subito il fuoco. Se viene fatto bollire, infatti, il pesce ha un sapore troppo amaro.
Ed ecco pronto il nostro brodo Dashi!
Zuppa di miso: la ricetta tradizionale
Passiamo ora alla realizzazione della zuppa di miso vera e propria, nella sua versione tradizionale.
Cominciamo con gli ingredienti, per 4 persone:
- 1 cucchiaio di alga Wakame essiccata
- 1 confezione di tofu da 100 grammi
- Brodo di dashi
- Due cucchiai di pasta di miso
- Acqua: circa 500 ml
- Cipolla/Scalogno/Porro a piacere
Anche qui il procedimento è piuttosto semplice. La prima cosa da fare è reidratare la Wakame: mettiamo il cucchiaio d’alga in una ciotola con un po’ d’acqua e mescoliamo. Lasciamo a riposare per qualche minuto.
Tagliamo poi il tofu: scegliamo noi se preferiamo quello duro o quello morbido. Lo andremo a tagliare in cubetti con lato da 1 centimetro l’uno.
Poi è la volta della pasta miso: andiamo a mescolarla in una padella, a fuoco lento, con un po’ d’acqua, in modo tale da evitare grumi nella nostra zuppa. Aggiungiamo poi il tofu tagliato, l’alga Wakame e passiamo tutto insieme nel brodo di dashi.
Mettiamo sui fornelli a fuoco lento (occhio sempre a non farlo bollire), aggiungendo acqua se necessario. Continuiamo a mescolare per evitare la formazione di grumi.
Versiamo il brodo in piccole ciotole e tagliuzziamo la cipolla o il porro su ogni portata. E poi spazio alla fantasia: nella zuppa di miso tradizionale, in Giappone vengono aggiunti anche frutti di mare, altri tipi di pesce grigliato, ma anche funghi (shiitake, nameko, etc.), ravanello bianco giapponese (daikon) e così via.
Zuppa di miso: la ricetta vegana
Per la versione vegana della zuppa di miso, basta semplicemente sostituire il brodo di dashi con dell’acqua: ne occorrerà in questo caso un litro.
Il procedimento è molto simile al precedente:
- In una pentola, facciamo bollire l’acqua
- Aggiungiamo l’alga wakame essiccata e mescoliamo
- Lasciamo cuocere a fuoco medio per 5 minuti
- A parte, in una ciotola, mettiamo 3 cucchiai di pasta miso, aggiungiamo acqua calda e mescoliamo per rendere il composto omogeneo
- Rimuoviamo la pentola dal fuoco e aggiungiamo il miso
- Mescoliamo, aggiungendo il tofu – sempre tagliato a cubetti – e la cipolla, che se vogliamo possiamo riscaldare a parte per 5 minuti, in padella
Anche in questo caso, spazio libero alla fantasia e ai gusti personali: aggiungiamo, se vogliamo, funghi, ravanello bianco, alghe di altro tipo, erbe…
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Otta la versione vegana??