I mirtilli sono un frutto eccezionale, per la salute e la bellezza.
Molti, ad esempio, conoscono i benefici che questo frutto può avere per il sistema circolatorio: mangiare mirtilli aiuta a combattere le gambe gonfie, la fragilità capillare. Gli antiossidanti e gli altri nutrienti in essi contenuti, infatti, rafforzano le pareti venose, migliorando la circolazione sanguigna e garantendo la corretta ossigenazione dei tessuti.
Esistono diversi tipi di mirtilli. Quelli neri e rossi sono in genere considerati la fonte più ricca di flavonoidi e antocianine.
Le antocianine hanno il vantaggio di avere un effetto antisettico, utile a inibire l’adesione dei colibacilli alle pareti dell’intestino e della vescica. Questo le trasforma in un ottimo alleato nella battaglia contro le infezioni urinarie e intestinali.
I mirtilli rossi, inoltre, stimolano la produzione di rodopsina, o porpora retinica, il pigmento della retina che aiuta l’occhio ad adattarsi in condizioni di scarsa luce.
Ma i benefici di questo meraviglioso frutto non si limitano a questo.
In un futuro non troppo lontano, infatti, i mirtilli rossi potrebbero rappresentare una valida alternativa per combattere i tumori, in special modo il tumore al colon.
Durante il 250esimo Meeting Nazionale dell’American Chemical Society (ACS), la più grande società scientifica del mondo, in corso a Boston, alcuni ricercatori hanno presentato dei risultati molto incoraggianti, ottenuti attraverso alcuni test sperimentali.
Gli studiosi hanno infatti alimentato alcuni topi affetti tumore del colon con estratti di mirtillo, scoprendo che i tumori diminuivano in termini di dimensioni e numero.
Un risultato incoraggiante, soprattutto alla luce di alcuni dati diffusi dall’American Cancer Society, secondo cui un americano su 20 svilupperà il cancro al colon in qualche momento della sua vita. Sebbene siano stati compiuti progressi sulla individuazione e il trattamento della malattia, infatti, questo tipo di tumore rimane comunque la seconda causa di decesso per cancro negli Usa.
Secondo i ricercatori dell”Università del Massachusetts che hanno condotto lo studio, le sostanze presenti negli estratti di mirtillo potrebbero uccidere selettivamente le cellule tumorali del colon.
Dopo 20 settimane durante le quali i topi sono stati alimentari con l’estratto di mirtillo rosso, gli animali presentavano circa la metà del numero di tumori. Quelli restanti erano anche più piccoli.
Inoltre, gli estratti di mirtillo sembravano ridurre i livelli di marcatori dell’infiammazione.
La quantità utilizzata sui topi è stata l’equivalente di una tazza ai giorno di mirtilli rossi che un uomo potrebbe consumare. I ricercatori peraltro nutrono dei dubbi che la stessa quantità possa essere somministrata in forma di succo di frutta, mancando in questo caso alcune sostanze contenute nella buccia.
Questo per quanto riguarda il tumore al colon. Se invece volete approfondire il trattamento preventivo per le infezioni e i disturbi della vescica a base di mirtilli rossi, potete farlo a questo link.
In forma preventiva, potreste assumere 25 ml di succo puro di cranberry diluito in mezzo litro d’acqua due volte al giorno, mattina e sera per un mese, preferibilmente lontano dai pasti.
Prima di assumere qualsiasi rimedio, ricordate che è comunque necessario confrontarsi con un esperto per valutare i singoli casi e la posologia.
(Foto: Pen Waggener)