Quante volte l’architettura moderna si dimentica del verde e degli alberi? Purtoppo spesso e sempre più ci sono esempi di urbanistica dove il cemento e le mattonature la fanno da padrone, tanto da darci un senso di asfissia, specie in questi mesi estivi. Oggi vi parliamo di due ragazze fiorentine, Maddalena e Martina, le ideatrici di un progetto davvero interessante, dal nome “sTreet”, che ha come protagonisti gli alberi, e per una volta rende il cittadino partecipe di una nuova visione delle nostre città attraverso una necessaria riqualificazione urbana.
Per conoscerle meglio e per sapere di più di “sTreet” siamo andati ad intervistarle.
Come nasce la vostra idea?
Nasce all’Università (Architettura del paesaggio), circa un anno fa. Abbiamo svolto un tirocinio presso la Dir. Ambiente del comune di Firenze, e lì il responsabile, Ciro degl’Innocenti, ci ha proposto di sviluppare un’idea avuta nel lontano 2001: piantare alberi negli spazi indecisi della città. Da qui, attraverso la tesi di laurea dal titolo: sTreet, un sistema gestionale per alberare il Quartiere 4 di Firenze, abbiamo reso l’operazione di progettazione e impianto dell’albero in qualcosa di tangibile, immediato e monetizzabile.
“Tangibile”, “immediato” e “monetizzabile”. In che modo?
Mettendoci a lavoro per sviluppare un software che facilitasse le operazioni di pianificazione e impianto arboreo in città. Lavorando al Comune abbiamo potuto non solo censire moltissimi spazi vuoti in giro per la città, ma anche realizzare come siano lunghe e travagliate le operazioni che stanno dietro una piantagione cittadina: progettazione, scelta specie, decisione di tecniche per l’impianto e approvazione di tutte queste da parte di più tecnici. Ecco, l’idea è di smaltire tutto questo processo, dando uno strumento che, caso per caso, indichi già le linee guida per un impianto dal successo garantito negli anni.
Come è coinvolto il cittadino in questa iniziativa?
Durante i vari sopralluoghi che abbiamo svolto a Firenze, abbiamo capito che sono molte le persone consapevoli dell’importanza del verde, non solo come benefici pratici quali ombra, estetica, pulizia dell’aria, ma anche come vero aggregatore sociale. Vogliamo quindi dare a tutti la possibilità di usare il software, applicandolo all’area che loro ritengono vuota o da riqualificare, per prendere la consapevolezza di quale albero (o meglio, alberi) potrebbero essere inseriti, per poi comunicarlo a noi in uno spazio apposito nel sito. Noi poi avvieremo una raccolta firme, e andremo al Comune a chiedere il ripristino di quella zona, mettendo a disposizione la nostra professionalità per un progetto rapido e funzionale.
Come funziona il software?
Il software sTreet è un mezzo consultabile in maniera intuitiva e permette a chi lo userà di venire indirizzato verso un corretto impianto arboreo. L’utente dovrà limitarsi a inserire i dati relativi allo spazio che intende riqualificare. Nello specifico:
- le dimensioni dello stesso,
- la distanza dall’edificato,
- la distanza minima dalla carreggiata,
- la presenza del marciapiede,
- il grado di visibilità da garantire,
- il contesto (parcheggio, vicolo, ecc),
- la presenza di impianti arborei nelle vicinanze.
A questo punto il software indicherà il modulo sTreet più funzionale a quel particolare spazio, con le informazioni tecniche necessarie a realizzare un progetto corretto sia dal punto di vista formale che da quello tecnico-botanico. Il progettista non dovrà far altro che introdurre nello spazio da riqualificare il modulo sTreet che gli è stato indicato. Il software è pensato per tutti coloro che hanno bisogno di un supporto nella realizzazione di un progetto di verde urbano, ed è indicato quindi sia per i tecnici comunali che necessitano di velocizzare i tempi progettuali, sia per gli architetti che si occupano anche di esterni, sia per professionisti del verde che lo useranno per dimostrare il valore economico del proprio lavoro.
Come finanzierete il vostro progetto?
Il nostro progetto, nato da una tesi, ha finora richiesto più impegno fisico e mentale che economico (per fortuna!). Ma adesso, che il software è in fase di elaborazione da parte di un nostro collaboratore, che il sito deve essere migliorato, e che abbiamo bisogno di voce e di continui aggiornamenti, le cose cambiano. Abbiamo infatti attivato una raccolta fondi “all’americana”, definito finanziamento dal basso, o crowdfunding, perché oggi più che mai crediamo che le grandi cose possano partire dal basso. Con un piccolo aiuto da parte di molti. Abbiamo scelto la piattaforma di Indiegogo, e la nostra campagna è iniziata da pochi giorni. Sappiamo che le persone sono sempre più sensibili all’argomento del vivere bene, in un luogo sano, e speriamo, di contribuire a diffondere il concetto che gli alberi portano tantissimi benefici e che quindi bisogna pretenderne di più! Questo tipo di finanziamento, sul web, vuole infatti non solo aiutarci a continuare nella nostro progetto, ma anche dimostrare che le idee, se buone, vengono supportate! In contrasto quindi con lo scetticismo e lo scoraggiamento generale che notiamo nei giovani d’oggi, purtroppo capitati a lottare per lavorare in un periodo molto difficile. Speriamo quindi in un incoraggiamento a due paesaggiste neo-laureate e alla loro idea!
Perché un cittadino dovrebbe finanziare il vostro progetto? Quali saranno i benefici per lui quando sTreet sarà operativo?
Speriamo molto nel supporto da parte dei cittadini, perché il nostro lavoro sarà rivolto esclusivamente a loro (a tutti noi quindi). Intanto il crowdfunding prevede delle ricompense (a volte simboliche a volte meno) per chi fa un’offerta, in modo che sia più invogliato, e che si senta parte del progetto! Quindi abbiamo pensato a piccoli oggetti richiamanti gli alberi, bustine di semi, schede di riconoscimento di alberi e magliette con il logo di sTreet. Ma soprattutto, chi dona, può essere orgoglioso di aver aiutato a realizzare uno strumento che incentiverà la piantagione di alberi intorno a lui. Piantare alberi (nel modo corretto) vuol dire aumentare il valore degli immobili vicini, abbellire il quartiere, purificare l’aria, ridurre la criminalità, migliorare il microclima e tanti altri benefici che potete trovare nel nostro blog!
Chi ha creduto finora in voi?
Da sempre hanno creduto in noi il Presidente della Società italiana di Arboricoltura, Francesco Ferrini, con cui continuiamo a lavorare e Ciro degl’Innocenti,con cui tutto è partito. Ci hanno dimostrato interesse una start-up fiorentina con cui siamo diventate partners e molti colleghi paesaggisti. sTreet è stato anche selezionato come finalista in un concorso indetto da Axelera il cui premio era una borsa di studio per la Singularity University nella Silicon Valley. Ci hanno confermato il valore del progetto, ma non ci hanno creduto fino in fondo, mandando in California un’altra persona. E’ stata comunque una grande soddisfazione per noi!
Dove può arrivare la vostra idea?
Crediamo lontano! Se riusciremo a trovare i canali giusti e la determinazione per lavorare correttamente, c’è un mondo da scoprire nel tema della progettazione del verde urbano, e l’Italia ha ancora molto da imparare. Vorremmo riuscire a migliorare, con tanti microinterventi, molte piccole aree delle città, per restituire omogeneità al territorio. Ci piacerebbe anche, seguendo il metodo dell’Europa del Nord e degli Stati Uniti, dare un valore monetario a queste operazioni, dimostrando a tutti quanto beneficio economico possono portare gli alberi in città. Perchè non tutti lo sanno.