La “Trash Challenge” è una sfida lanciata sui social network che mobilita gli utenti di Internet per pulire le aree inquinate dai rifiuti.
Lanciate nel 2015, queste iniziative sono riemerse nei giorni scorsi, come è stato dimostrato dai giovani con la manifestazione in tutte le piazze del 15 marzo scorso.
Una nuova sfida si sta diffondendo sui social network: la Trash Challenge.
L’obiettivo è ripulire un luogo, gli utenti pubblicano una foto di un paesaggio ingombro di rifiuti seguito da una seconda immagine dello stesso luogo una volta ripulito.
La sfida è diventata virale da poco, meno di un mese, era stata creata creata nel 2015 da Steven Reinhold, un attivista ambientale. Pubblicando le foto delle sue azioni su un blog sul sito web di Teton Gravity Research, ha lanciato il progetto #trashtag. Nel suo post, ha invitato le persone ad andare in luoghi selvaggi e pulire la spazzatura pubblicando il risultato su Instagram. Oltre a fare una buona azione, i partecipanti alla sfida sono diventati idonei per un concorso. Potevano vincere attrezzature sponsorizzate dalla società di ingranaggi per esterni UCO Gear, di cui Steven Reinhold era un ambasciatore.
Preoccupati dal cambiamento climatico, i giovani si stanno mobilitando sempre più a favore di questa causa. Speriamo che la presa di coscienza delle problematiche ambientali sia sempre più sentita e motivata nei giovani e meno giovani.
veramente tutto questo è per fare un piacere ai governi…tutti e di tutti i paesi…. le milionate di tonnellate di plastica nei mari è solo grazie alla bastardaggine dei governi che hanno e sversano in mare navi e navi di rifiuti…è chiaro che l’organico rientra nel riciclo naturale …la plastica no