Nell’era in cui c’è sempre una maggior attenzione all’ecologia e al rispetto per l’ambiente, ecco che gli svizzeri dimostrano ancora una volta di saperne una più del diavolo, come dice sempre anche la nostra Antonella Lolli! E così, il Solar Impulse,primo aereo fotovoltaico della storia, ha volato da Payerne, in Svizzera, fino a Rabat, in Marocco, passando per Madrid, senza nemmeno una goccia del carissimo e inquinantissimo carburante. E’ un ennesimo segnale del fatto che l’era dei combustibili fossili è in fase di esaurimento. C’è da dire anche che oltre ad essere una sorgente altamente inquinante è anche in fase di esaurimento (vedi qui) e quindi delle alternative volenti o non volenti si devono trovare e provare…
Si tratta del primo velivolo di questo genere, che ha volato 26 ore alimentandosi unicamente con energia solare.
Il Solar Impulse, in fibra di carbonio, ha 4 motori elettrici di 10 cavalli cadauno, alimentati da 12.000 cellule fotoelettriche posizionate sulle ali; ha la larghezza di un Airbus A340 (circa 64 metri) e il peso di una macchina utilitaria (circa 1.600 chili). L’energia solare si accumula in batterie che permettono all’aereo di viaggiare anche la notte.
Il primo tragitto del volo è stato effettuato a 3.000 metri di altitudine al fine di non utilizzare l’ossigeno presente sull’aereo, già che è limitato per ragioni di peso. Successivamente il velivolo si è “spinto” fino a 9.000 metri.
Lo scalo tecnico a Madrid è stato necessario per una questione di ridotti spazi dell’aereo, limitati anch’essi per questioni relative al peso del mezzo.
L’atterraggio a Rabat invece, è stato voluto dall’Agenzia di Energia Solare del Marocco, che ha in progetto 5 parchi solari che verranno realizzati entro il 2020 e che ridurranno di molto le emissioni di diossido di carbonio nell’atmosfera.
Se siete curiosi, sul sito Solar Impulse potete seguire in diretta il viaggio.
Solar Impulse è nato dopo il lungo lavoro di 7 anni con 70 persone e 80 imprese coinvolte nel progetto. Il volo inaugurale è stato pilotato da André Borschberg, uno dei fondatori del progetto stesso ed è il precursore di un sogno ancora più grande: fare il giro del mondo nel 2014, ovviamente con un aereo più grande e più comodo che sarà sperimentato nel 2013. Sarebbe un sogno per tutti avere un futuro più pulito, più respirabile….
Chissà che i nostri figli non abbiano davvero un mondo migliore, io ci spero! E voi?
Ringraziamo Monica e il sito http://www.lenuovemamme.it per l’ articolo originale clicca qui
Monica Meozzi