Abbiamo parlato già in nostri precedenti articoli dei pericoli latenti per l’estate e e vacanze relativi alla possibile congestione in mare; un rischio parallelo che riguarda i malori in acqua, si chiama sindrome da idrocuzione.
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Cos’è la sindrome da idrocuzione
Secondo il dizionario Treccani, la sindrome da idrocuzione si identifica in una sincope da immersione rapida in acqua, specialmente fredda, caratterizzata da riflessi neurovegetativi che possono causare anche morte per arresto cardiorespiratorio o annegamento.
Il meccanismo patogenetico dell’idrocuzione risulta una vasocostrizione, che a sua volta provoca riflessi a livello del tronco dell’encefalo, interessando sia i centri di regolazione cardiaca sia quelli respiratori (arresto cardiorespiratorio).
Se non sono coinvolti i centri bulbari in modo letale, l’arresto di circolazione e di ossigenazione cerebrale provoca comunque sincope con perdita di coscienza, con conseguente annegamento qualora il soggetto non possa essere subito soccorso. L’idrocuzione può essere favorita da processi digestivi in corso.
Perchè avviene la sindrome da idrocuzione
I nostri ragazzi spesso non sanno cos’è la sindrome da idrocuzione. In parole povere, se passiamo due ore al sole con alte temperature, si è mangiato pesante e magari si è fatto anche attività fisica all’aperto, NON SI DEVE entrare in acqua.
Specialmente si deve evitare di fare tuffi! Il tuo corpo è intorno ai 37 gradi e l’acqua del mare, o peggio di lago e fiume, non supera probabilmente i 18o i 20 gradi. Il cervello riceve un sovrastimolo che crea uno shutdown del sistema.
Così la respirazione si ferma, si sviene e trovandosi in acqua, e spesso si affonda in quanto, specie in laghi e fiumi, non essendo l’acqua salata, non aiuta a sorreggere il corpo, e si finisce per annegare.
Sintomi dell’idrocuzione: cosa fare prima di tuffarsi
Conoscere i sintomi di questo pericolo latente ma molto a rischio in estate, è fondamentale per poter salvare davvero molte vite, anche perchè, purtroppo la sindrome da idrocuzione è infida. Può essere rapida e completamente asintomatica, ma spesso si può riconoscere in:
- ronzii alle orecchie
- nausea
- affaticamento
- senso di freddo improvviso
- riduzione del campo visivo
Quindi conviene sempre bagnarsi con calma e gradualmente per evitare qualsiasi rischio, bagnando gradualmente le parti del corpo almeno per un paio di minuti prima di tuffarsi.
Ecco cosa è successo recentemente.
foto: Foto di Matthew T Rader di Pexels