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Quanto conta la sicurezza dei cittadini e dell’ambiente di fronte al profitto? A quanto pare, in Francia molto poco: ecco cosa succede negli impianti nucleari d’Oltralpe.
Incidenti di cui spesso non si sa nulla. Bugie per dissimulare anomalie negli impianti. Reattori a rischio. Tutto questo fa – ormai da tempo – dubitare della sicurezza del nucleare francese.
Ecco cosa sta succedendo al comparto dell’atomo d’Oltralpe.
Sicurezza nucleare: gli incidenti
I cittadini italiani hanno più e più volte ribadito il loro secco NO al nucleare, malgrado le pressioni di lobby e governanti di turno.
L’ultimo incidente che tutti ricordano, perché è stato uno dei pochi a essere arrivato sui giornali italiani, è quello di Marcoule, nel 2011. In quel caso si era verificata un’esplosione nel forno della centrale nucleare.
In quell’occasione, l’ASN (Authority per la sicurezza nucleare in Francia) aveva pubblicato un dossier in cui si dichiarava che 8 delle 19 centrali nucleari su suolo francese non soddisfano le norme di sicurezza previste nel post-Fukushima.
Difatti, il numero di incidenti è molto più elevato di quanto pensiamo. Basta dare un’occhiata a WikiPedia Francia, in cui c’è l’elenco aggiornato di tutti i problemi e le fughe radioattive degli ultimi anni. L’ultima nel 2015, a settembre, quando un incendio ha colpito la centrale di Brenillis.
Sicurezza nucleare: stop a 12 reattori
Poche settimane fa, Pier-Franck Chevet, il presdidente dell’ASN, dichiarava in un’intervista a Le Figaro che la situazione delle centrali francesi è “molto preoccupante“. Cosa è successo?
Innanzitutto i problemi sarebbero legati al fatto che gli impianti sono molto vecchi e obsoleti. Non solo. Edf e Areva stanno costruendo una centrale in Normandia. Lì è stata scoperta un’anomalia nei generatori di vapore: l’acciaio inserito nel coperchio ha una percentuale di carbonio troppo elevata rispetto alle specifiche.
“Oggi abbiamo fermato o stiamo per fermare 12 reattori”, dichiara Chevet. “Stiamo controllando che l’eccesso di carbonio nell’acciaio non alteri la resistenza meccanica dei generatori di vapore“.
I suoi ispettori hanno inoltre riscontrato “anomalie generiche” in 12 reattori. Anomalie che spesso sarebbero state dissimulate da costruttori e gestori.
Un settore travolto dai debiti
Ad aprile, l’EDF, la partecipata pubblica che gestisce la rete elettrica e le centrali nucleari francesi, si è vista beneficiare di 4 miliardi di euro di ricapitalizzazione. La ragione? La società sarebbe in cattive acque, annegata in debiti elevatissimi.
Una risposta a chi sostiene che il nucleare potrebbe essere un volano per l’economia.
Foto: Bjoern Schwarz