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I disabili non sono una priorità per lo Stato Italiano, che da 17 anni non aggiorna il nomenclatore. Inutili gli appelli di società civile e media.
Un servizio delle Iene fa luce su un problema gravissimo a cui il governo non ha ancora dato risposta, l’aggiornamento del nomenclatore. Di cosa stiamo parlando? Si tratta di un documento che contiene l’elenco di tutti i dispositivi medici che lo Stato passa gratis alle persone disabili, affette spesso da patologie terribili come la SLA.
Come fa notare l’autore del servizio, che non è andato in onda per la legge sulla par condicio prima del referendum, il nomenclatore non viene aggiornato da ben 17 anni. Ciò comporta che strumenti come il puntatore ottico, utilizzato da chi è affetto dalla SLA per comunicare attraverso il movimento degli occhi, non è incluso nella lista perché figlio di una tecnologia ideata negli ultimi anni.
Due anni fa il primo servizio delle Iene
La trasmissione di Italia Uno è impegnata già da diversi anni nella battaglia per l’aggiornamento del puntatore. La questione è tragica come spiegano le storie che vengono raccontate nel servizio. Il puntatore oculare può costare fino a 15mila euro. Solo poche famiglie possono permetterselo, nonostante sia uno strumento importante per i disabili, per compensare almeno in parte le difficoltà causate dalla propria condizione.
Incalzato due anni fa in un primo video, il premier Renzi aveva promesso l’aggiornamento del nomenclatore. Doveva arrivare entro la fine del 2015, ma poi non se ne è fatto più nulla. Discorso simile per le dichiarazioni del Ministro della Salute Lorenzin: nel febbraio 2015 prometteva un nuovo elenco entro l’anno, cosa che però non è stata realizzata fino a oggi.
Testo fermo per 17 anni: i disabili possono aspettare
Il servizio delle Iene si conclude con una nuova promessa di Renzi che ribadisce di avere il testo pronto e che lo avrebbe approvato il giorno successivo. Ma come spiega l’inviato, «il giorno dopo l’intervista del nuovo nomenclatore non c’è ancora traccia».
Ma davvero stanno così poco a cuore i disabili? Eppure uno stato dovrebbe mettere in campo tutti gli sforzi possibili per migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini. E una tecnologia adeguata può fare davvero la differenza per chi soffre di malattie gravi. E non è l’unica maniera con cui il nostro Paese discrimina le persone con disabilità, purtroppo.
Ma c’è una buona notizia. La Fondazione Vodafone ha deciso di regalare 30 puntatori oculari ai bambini colpiti dalla sindrome degli occhi belli. Un’iniziativa lodevole aspettando i tempi lunghi, lunghissimi della Legge.
Ben 17 anni.