I presepi napoletani di via San Gregorio Armeno, accanto al babà, alle sfogliatelle, alla pizza, patrimonio Unesco, non possono non essere menzionati tra le meraviglie d’Italia e del pianeta.
Per chi ha in programma un viaggio a Napoli, approfittando delle festività natalizie, la “via dei presepi”, famosa in tutto il mondo per le sue innumerevoli botteghe dedicate all’arte presepiale, è una tappa obbligata.
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Cosa si può trovare in via San Gregorio Armeno
I presepi napoletani sono un tripudio di colori, arte, storia.
Nella via si trova di tutto per il presepe, dalle casette di sughero o di cartone di varie dimensioni, agli oggetti meccanici azionati meccanicamente come i mulini a vento o le cascate, sino ai pastori in terracotta dipinti a mano che possono esser alti sino a 30 cm, con abiti in tessuto ricamati e cuciti su misura.
Un perfetto connubio tra sacro e profano
Lungo la via sono esposti tutti i personaggi classici:dalla Sacra Famiglia, con il corredo di bue e asinello, ai Re Magi, per non parlare degli innumerevoli figuranti come pastori, venditori di frutta, pescivendoli, macellai, pizzaioli ecc.
Ma accanto ai personaggi sacri, in tutte le dimensioni, fatture e prezzi, troviamo la rappresentazione caricaturale di personaggi famosi del presente e del passato ed entrare a far parte di questa cerchia è diventato un traguardo ambitissimo per gente dello spettacolo, per i politici, gli sportivi ed i vip.
Non appena un personaggio sale alla ribalta del gossip, ecco che alcuni artigiani, specializzati nella realizzazione di queste statuette sui generis, ne creano l’icona, spesso esagerandone i particolari.
Storia dei presepi napoletani di San Gregorio Armeno
Conosciuta dai napoletani di vecchia generazione con il nome di San Liguoro, San Gregorio Armeno è una delle più antiche strade di Napoli.
Già in epoca classica la strada serviva per collegare 2 dei 3 Decumani.
Durante il periodo romano, lungo la via venne costruito un tempio dedicato a Cerere, divinità della terra e della fertilità.
Secondo la leggenda, era usanza donarne statuette in terracotta come buon auspicio per la stagione della raccolta.
Intorno al X secolo le reliquie di San Gregorio Illuminatore, patriarca di Armenia, vennero portate da alcune monache a Napoli e conservate nella chiesa, sulla strada che porta il suo nome.
La chiesa ha preso anche il nome di San Patrizia, poiché le suore che trasportarono le spoglie del patriarca erano guidate dalla Santa di Costantinopoli.
Come si è giunti alla tradizione del presepe napoletano
A cavallo tra il 600 e il 700 si sviluppò la tradizione del presepe napoletano.
Gli artigiani scelsero di esporre le proprie creazioni in via San Gregorio Armeno sia per la leggenda avente come protagonista Cerere, che per la devozione nei confronti di San Gregorio e Santa Patrizia.
Se è vero che originariamente il presepe si fa risalire a San Francesco D’Assisi che nel 1223 realizzò a Greccio la prima rappresentazione vivente della Natività, è altrettanto vero che sono stati gli artigiani napoletani a dargli la forma che conosciamo oggi.
Come realizzare un presepe con materiali di riciclo
Se proprio visitare San Gregorio Armeno vi è impossibile ma avete a cuore la salute dell’ambiente, potete realizzare, con un pizzico d’inventiva, un bellissimo presepe con materiali di riciclo come:
- sassolini
- muschio e licheni
- ghiaia
- cartoni
- scampoli di vestiti inutilizzati
- sughero
- stecchini da griglia
- ritagli di giornale
- polistirolo (scavato con un cutter, è perfettamente modellabile e rende benissimo l’idea di profondità)
- pigne raccolte durante una passeggiata e ridipinte di verde
- canne
- rotoli di cartigienica
- scatoline di medicinali che si trasformano in meravigliosi edifici
- canne
- sabbia
Occorre solo tanta fantasia e un po di manualità per realizzare un presepe ecologico che non avrà nulla da invidiare a quelli esposti nelle vetrine dei negozi della vostra città!