Abbiamo sempre dato per scontato che i sensi fossero cinque – vista, udito, olfatto, tatto, gusto – in realtà sono molti di più.
Gli scienziati dicono che ce ne sono molti di più, ma non sono d’accordo sul numero esatto. La maggior parte di coloro che hanno familiarità con la materia dicono che ce ne sono tra 14 e 20 , a seconda di come definisci un senso. Forse la definizione più semplice è: un senso è un canale attraverso il quale il tuo corpo può osservare se stesso o il mondo esterno.
L’avreste mai detto? Ecco la lista completa che arriva fino a 17 ma perchè all’interno di alcuni sensi ci può essere un ulteriore divisione.
- Vista. Volendo essere puntigliosi, questo senso potrebbe essere diviso in due, dato che ci sono due distinti tipi di recettori, i coni e i bastoncelli, che rispettivamente percepiscono il colore e il movimento.
- Gusto. Anche in questo caso, qualcuno ritiene che dovrebbe essere diviso in cinque (forse sei) in base al tipo di gusto percepito, ma sarebbe probabilmente una distinzione di pura pignoleria. Abbiamo detto cinque gusti, perché i sapori percepiti non sono solo dolce, salato, amaro, aspro, ma c’è anche l’umami, cioè il gusto di glutammato (presente nei cibi ricchi di proteine come carne e formaggio). Inoltre, studi recenti farebbero pensare che ci sarebbe un sesto gusto, con delle papille gustative specializzate per il grasso.
- Pressione. Comunemente chiamata “tatto” (che però spesso viene associato anche ad altri sensi), è la capacità di percepire una pressione su una zona specifica del corpo.
- Prurito. Per quanto la cosa possa sorprendere, il prurito ha un sistema sensoriale proprio, distinto da quello del tatto.
- Termopercezione. E’ la capacità di percepire la il freddo il caldo. Si scopre che rileviamo la temperatura esterna attraverso i termorecettori nella nostra pelle. Questo ci consente di evitare cose come ustioni o congelamenti e di evitare ambienti troppo caldi o freddi.
- Udito. La capacità di percepire vibrazioni nell’aria o comunque nel gas/liquido in cui si è immersi.
- Olfatto. La capacità di sentire odori e profumi. I sapori vengono generati dalla combinazione di gusto ed olfatto.
- Propriocezione (o cinestesia). Se chiudi gli occhi e avvicini un dito al naso, sai esattamente dove si trova, senza vederlo. La propriocezione è la nostra capacità di dire in modo innato dove si trovano le nostre appendici, muscoli e altre parti del corpo nello spazio. Sei in grado di mettere quel dito sulla punta del tuo naso nel buio più totale, grazie a questo senso. In uno studio del 2016, pubblicato su The New England Journal of Medicine , i ricercatori hanno scoperto che quelli con una certa mutazione nel gene PIEZO2 avevano uno scarso senso della propriocezione. La mutazione ha causato nei soggetti una meccanosensazione più debole del normale, che è la capacità di fornire sensazioni al cervello. I soggetti con questa mutazione hanno ricevuto segnali neuronali più deboli dai loro sensi al cervello. Di conseguenza, tendevano ad essere goffi e meno coordinati.
- Tensione. Permette al cervello di controlla lo stato di tensione e contrazione dei muscoli.
- Dolore. Una volta si credeva che il dolore fosse un “sovraccarico” di altri sensi, come il tatto, ma in realtà il dolore ha dei recettori ed una rete sensoriale propria. Anzi, in realtà ce ne sono tre distinte: quella cutanea sulla pelle, quella somatica su ossa e giunture, e quella relativa agli organi interni.
- Equilibrio, Questo senso è legato al sistema vestibolare nell’orecchio interno. Come sa chi da bambino si è girato su e giù sul prato davanti a casa, una volta che il tuo equilibriocezione è stato buttato via, cadrai e ti ci vorrà un minuto per rialzarti. Il sistema vestibolare ci dà anche la capacità di sentire la velocità. Grazie ad esso, se inclini la testa a sinistra oa destra, i tuoi occhi sono ancora in grado di concentrarsi su questa pagina e leggere le parole lì. Questo è anche il motivo per cui alcune persone soffrono di cinetosi. Quando i segnali che il cervello riceve attraverso la vista e il sistema vestibolare non corrispondono, alcune persone si sentono nauseate.
- Stiramento. Recettori specifici per lo stiramento e l’allungamento si trovano in particolare nei pomoni, nella vescica, lo stomaco e l’intestino. Spesso questo senso sarebbe anche collegato ai mal di testa, in particolare collegato alla percezione di dilatazione dei vasi sanguigni.
- Chemiopercezione. È la percezione degli stimoli chimici, in particolare attivata dagli ormoni.
- Sete. La sete è un senso autonomo, che si attiva quando l’idratazione del corpo scende.
- Fame. Anche la fame ha una sua autonoma rete sensoriale.
- Magnetismo. È la capacità di percepire campi magnetici. Negli esseri umani, questa capacità non è particolarmente spiccata come in alcuni uccelli che sono perfettamente in grado di percepire il campo magnetico terrestre (e usano questo per orientarsi), ma c’è comunque una sensibilità di base.
- Tempo. Non è chiaro come funzioni la percezione del tempo (e per questo non tutti sono d’accordo nel considerarla come un senso), ma è un dato di fatto che gli esseri umani hanno una percezione molto precisa del tempo, specie da giovani.