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Massoud Hassani vuole distruggere tutte le mine antiuomo del mondo, in 10 anni. Ecco le sue invenzioni per riuscirci…
In questi giorni tristi dove la guerra in Ucraina sta letteralmente terrorizzando il mondo per le sue potenzialità di scatenare una nuova guerra mondiale, vogliamo invece parlarvi di chi, in maniera ingegnosa, vuole contribuire a rendere migliore questo mondo, risolvendo il grave problema delle mine antiuomo.
Bambù e plastica biodegradabile. Con questi materiali, poveri, economici e soprattutto ecosostenibili, Massoud Hassani ha cominciato la sua ‘missione’ per eliminare completamente le mine dalla faccia della terra. Una missione che potrebbe sembrare impossibile. Eppure, lui sostiene di poterci riuscire nel giro di appena 10 anni. Ecco la sua storia e le sue invenzioni.
Tra le mine dell’Afghanistan
Massoud nasce in Afghanistan, a Kabul, 30 anni fa. Già allora, il territorio è conteso. Nel ’79 viene invaso dalle forze militari sovietiche. 10 anni dopo, quando ormai dell’URSS non resta più niente e le ultime truppe moscovite abbandonano il Paese, scoppia una tremenda guerra civile. Nel 1996, i Talebani prenderanno il controllo definitivo dell’Afghanistan.
Il resto è storia recente: Ground Zero, Osama Bin Laden, George W. Bush. Il Paese è ben lontano dall’essere pacificato: una settimana fa, un attentato ha colpito la capitale Kabul, uccidendo circa 150 persone.
Massoud è nato qui, ma ha avuto la fortuna di andare via, a 10 anni. Non ha però dimenticato la propria terra. Ecco perché ha deciso di usare le sue conoscenze per sviluppare un efficace sistema anti mine.
“Sono nato in Afghanistan, e sono migrato in altri paesi quando ero bambino, finendo poi in Olanda. L’Afghanistan è un paese con una cultura molto ricca ed è il terzo paese più ricco di minerali al mondo. E le mine antiuomo, in un luogo dove la principale ricchezza è nel sottosuolo, sono un problema. Solo nella zona in cui sono cresciuto ci sono circa dieci milioni di mine antiuomo. Se si estende la ricerca alle zone limitrofe, ai confini con Pakistan e Angola, a tutte le aree del centro dell’Asia, si mappa un vero e proprio continente di terra inutilizzabile”.
Questo il suo racconto, in una conferenza TedX, tradotta in italiano da Wired.
In uno scenario di guerra come quello afgano, le mine antiuomo diventano un problema quotidiano. La nazione detiene infatti, insieme all’Iraq, il triste record del maggior numero di mine antiuomo inesplose nel terreno.
Il Mine Kafon 1.0
Per provare ad affrontare questo problema, Massoud decide di costruire un dispositivo antimina. Il primo prototipo è molto semplice e utilizza materiali ecosostenibili e naturali come il bambù e la plastica biodegradabile.
Vediamolo all’opera in questo bellissimo video:
Come funziona? Semplicemente spinto dal vento. Una volta ‘lanciato’ su un’area considerata minata, il Kafon (dal Dari: esplosione) fa brillare gli esplosivi presenti nel sottosuolo. La sua genialità sta nel fatto che è abbastanza leggero per essere sospinto dai venti, ma anche abbastanza pesante da far esplodere una mina.
Non solo. Un’altra innovazione interessante è che nella sfera, nel suo nucleo ferroso, è stato installato un dispositivo gps. Attraverso di esso, con Kafon è possibile mappare l’area ‘bonificata’. In questo modo, si può creare un percorso sicuro per le famiglie, i bambini e chiunque passi in queste aree.
Un altro aspetto positivo è il costo. Grazie ai materiali poveri utilizzati, il Kafon è capace di ridurre di 120 volte i normali costi dei sistemi antimina. Il primo prototipo è stato creato nel 2011 e oggi è diventato un pezzo d’arte: è esposto nel prestigioso Mo.Ma, come rappresentazione della più avanzata e responsabile cultura progettuale contemporanea.
Ma Massoud non si è fermato.
Il Mine Kafon Drone
Il suo nuovo progetto, lanciato quasi un anno fa, è stato costruire un Mine Kafon Drone, molto più avanzato tecnologicamente del precedente. Vediamolo all’opera in questo video:
Per il suo progetto, Massoud ha lanciato su Kickstarter una campagna di crowdfunding. Partita con l’obiettivo di raccogliere 70mila dollari, ha raggiunto un traguardo di più del doppio: 177mila dollari sono stati donati dai sostenitori di Kafon.
“Ogni giorno 10 persone nel mondo vengono uccise o ferite dalle mine. Il nostro obiettivo è di bonificare il pianeta nel giro di 10 anni. La tecnologia montata sui nostri droni è 20 volte più veloce della tecnologia adottata negli attuali sistemi di sminamento e 200 volte più economico”, ha spiegato Massoud.
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