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Avete mai sentito parlare o mangiato la Lucuma? Frutto noto come “Oro degli Inca”, molto dolce, ha un basso indice glicemico. Ideale come alternativa allo zucchero.
Abbiamo appena fatto in tempo a lasciarci Halloween alle spalle che abbiamo già il Natale e tutte le festività correlate alle porte. Sapete questo cosa vuol dire? Una scorpacciata continua di dolci! Peccato che i prodotti in commercio contengano quantità inconcepibili di zuccheri dannosi… l’alternativa c’è! Si chiama lucuma ed è un vero e proprio super food.
Chiamato “Oro degli Inca”, questo frutto ha un indice glicemico molto basso, ed è quindi adatto anche per i diabetici. Scopriamo insieme che cos’è, nel dettaglio, e come preparare un’ottima cioccolata con questo ingrediente.
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Lucuma: che cos’è
Pouteria lucuma: è questo il nome scientifico dell’albero della famiglia delle Sapotaceae, originario del Perù, da cui si ricava il prezioso frutto. Quest’ultimo, denominato semplicemente lucuma, viene impiegato soprattutto per realizzare dolci e gelati.
La pianta è originaria della Cordigliera delle Ande, nella sua parte centrale, in Sud America. L’origine del suo utilizzo è antichissimo, addirittura a prima della costituzione delle civiltà Inca. Il consumo del frutto, insieme all’uso del legname dell’albero, è infatti datato sin dall’ottavo secolo prima di Cristo.
Oggi la coltivazione avviene soprattutto in Perù, come accennato, ma anche in altri Stati andini e persino nel Cile centrale: qui, il clima è particolarmente mite, facendolo somigliare a quello mediterraneo. Questo fa presupporre che la coltivazione della pianta possa avvenire anche in alcune delle nostre regioni.
Il frutto di lucuma matura a distanza di 9 mesi dalla fertilizzazione dei fiori. Ha una forma oblunga, con un apice conico arrotondato. La pelle è di colore verde brillante all’inizio, per poi virare al marrone in corso di maturazione. La polpa, molto dolce, è di colore giallo/arancio. Il frutto può arrivare a pesare 200 grammi, con una lunghezza di circa 15 centimetri.
Lucuma: proprietà e benefici
La Lucuma è ricca di fibre, carboidrati e betacarotene. Ha un buon contenuto di vitamine del gruppo B, soprattutto B1, B2, B3 e B5. Vi troviamo anche importanti Sali minerali come potassio, ferro, calcio, fosforo e niacina.
Come abbiamo detto, la sua particolarità è che, malgrado il sapore molto dolce, ha un indice glicemico basso. Non contiene glutine, ed è quindi adatto anche ai celiaci. Il suo elevato contenuto di fibre favorisce inoltre il benessere dell’apparato gastrointestinale. Il calcio, infine, aiuta a rinforzare le ossa.
Secondo uno studio effettuato in New Jersey, il frutto avrebbe anche proprietà anti-infiammatorie e antiossidanti, rendendolo utile per prevenire l’invecchiamento della pelle e favorire la cicatrizzazione delle ferite.
Lucuma: la ricetta per il cioccolato peruviano
Generalmente, nei Paesi dove la lucuma non è prodotta direttamente viene impiegata la polvere derivante dal frutto essiccato. Occhio a quando scegliamo la polvere del frutto tra i prodotti in commercio! Dobbiamo infatti stare attenti, se vogliamo mantenere intatte tutte le proprietà del frutto, a scegliere una confezione che derivi da agricoltura biologica, che non abbia subito processi chimici e sia senza conservanti/additivi. Meglio poi se durante la lavorazione la polvere non subisce trattamenti a temperature più elevate dei 42 gradi centigradi.
Una volta scelto l’ingrediente migliore, passiamo alla ricetta per il cioccolato peruviano (che ci ha ispirato Cibo Crudo). Vediamo innanzitutto cosa ci occorre:
- Mezza tazza di burro di cocco
- Mezza tazza di olio di cocco
- Mezza tazza di polvere di cacao
- 1 tazzina di Lucuma in polvere
Passiamo ora alla preparazione. In un pentolino, mettiamo a riscaldare un po’ d’acqua, senza raggiungere l’ebollizione. Qui grattugeremo il burro, lasciandolo a bagnomaria finché non si scioglie completamente. Avendo cura di mescolare continuamente, aggiungiamo via via tutti gli altri ingredienti. Occhio a non far formare grumi!
Dopo che il composto è diventato completamente omogeneo, versiamolo in una teglia. Ultimo passaggio: in freezer per almeno 30 minuti.