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Dieci marche di latte artificiale su tredici contengono sostanze cancerogene. Altroconsumo promuove una petizione per eliminare l’olio di palma dal latte che diamo ai bambini.
Non sono molto incoraggianti i risultati sul latte artificiale prodotti da una recente indagine di Altroconsumo. Il test, che si è focalizzato su latte in polvere per neonati, ha bocciato 10 dei 13 prodotti analizzati.
Le analisi mostrano percentuali non trascurabili di 3-MCPD (3-monocloropropandiolo) e GE (glicidil-esteri) nei prodotti presi in esame. Si tratta di sostanze che derivano dalla raffinazione ad alte temperature degli oli vegetali (come l’olio di palma) e sono potenzialmente cancerogene.
In particolare, i 3-MCPD sono stati trovati in concentrazioni fino a 10 volte più elevate rispetto alla soglia di sicurezza stabilità dall’Europa.
I risultati del test hanno portato Altroconsumo a lanciare una petizione online per chiedere la sostituzione dell’olio di palma con materie grasse alternative.
Latte artificiale: i risultati del test
I test sono stati realizzati su 13 marche presenti sul mercato. Ebbene, 10 di queste hanno superato il limite di tollerabilità del 3-MCPF previsto dall’EFSA, l’authority europea sulla sicurezza alimentare. La soglia di sicurezza è fissata 0,8 microgrammi su kg di peso corporeo.
Dai risultati emersi, è evidente che sono pochi i virtuosi, coloro cioè che hanno adottato da tempo delle buone pratiche, eliminando del tutto (o quasi) l’olio di palma dagli ingredienti usati per la preparazione del loro prodotto.
Latte artificiale: i promossi
Secondo Altroconsumo, solo una marca è stata promossa a pieni voti. Si tratta del latte in polvere di Crescendo Coop, che nella propria formulazione non fa ricorso all’olio di palma.
Tra i promossi, ma con riserva, l’associazione inserisce Humana1 e Plasmon Nutrimune 1: superano, infatti, i limiti di tollerabilità di 3-MCPD solo nei prodotti per bambini di 1 anno.
Latte artificiale: i peggiori
C’è poi chi esce decisamente male dai test dell’associazione. Come il latte artificiale prodotto da Dicofarm Formulat 1 e Blemil 1, che oltre a superare i livelli di 3-MCPD, contengono anche GE.
Le aziende, tuttavia, hanno annunciato che stanno attuando delle contromisure per diminuire il numero dei contaminanti che rovina i loro prodotto.
Latte artificiale: la petizione
«Gli esiti del test dicono chiaramente che cambiare le formule, sostituendo l’olio di palma con materie grasse alternative, può rappresentare una soluzione efficace per abbattere la contaminazione da 3MCPD», si legge sul sito di Altroconsumo che ha avviato una battaglia per invitare le aziende a eliminare l’olio di palma dai loro prodotti.
Una petizione online che si può firmare qui e che ha già raccolto il sostengo di 10mila persone. Obiettivo: coinvolgerne almeno 15mila.