Le grandi aziende si impegnano sufficientemente per lottare contro il cambiamento climatico? La risposta, grazie ad un rapporto dell’ONG CDP pubblicato ormai anni fa, e’ contraddittoria: da un lato, le emissioni di gas con effetto serra delle 500 principali societa’ quotate nel mondo che sono diminuite del 14% in quattro anni; dall’altro, queste emissioni che provengono al 73% da solo 50 industrie, le cui emissioni continuano ad aumentare.
Complessivamente, le 500 piu’ grandi aziende hanno emesso nel 2013 l’equivalente di 3,6 miliardi di tonnellate di anidride carbonica (CO2), rispetto ai 4,2 miliardi del 2009, secondo lo studio di questa organizzazione indipendente specializzata sulle emissioni delle aziende, studio realizzato dietro richiesta di più di 700 investitori istituzionali.
I 50 piu’ grossi inquinatori sono responsabili da soli di piu’ di 2,5 tonnellate, una cifra in aumento dell’1,7% in quattro anni. Se questa crescita puo’ sembrare marginale, essa rappresenta in realta’ l’equivalente di 8,5 milioni di camion in piu’ sulle strade o il consumo elettrico di 6 milioni di case in un anno -fa notare la CDP.
“I piu’ grossi inquinatori, che hanno il piu’ grande impatto in termini di emissioni mondiali e che rappresentano quindi la piu’ grande opportunita’ di cambiamento in grande scala, devono fare di piu’ per ridurre le loro emissioni”.
Effetto serra: le 50 aziende più inquinanti del mondo
Sedici aziende americane, sei britanniche e francesi, cinque tedesche e canadesi, una italiana
Chi sono i 50 grossi emittenti di emissioni nocive ed inquinatori? Si tratta essenzialmente di aziende petrolifere ed energetiche, cementiere e gruppi metallurgici o minerari. La Cina non è stranamente presente nella lista. Ci sono sedici aziende americane, sei britanniche, sei francesi, cinque tedesche, cinque canadesi e una italiana, tra cui:
- ExxonMobil
- Wal Mart
- Dow Chemical
- ChevronTexaco
- ConocoPhillips
- FedeEx
- AT&T
- BP
- Rio Tinto
- GDF Suez
- Lafarge
- EDF
- Total
- Air Liquid
- Saint-Gobain
- E.ON
- RWE
- Imperial Oil
- ENEL*
Il rapporto rivela inoltre che tra le multinazionali private il primo inquinatore al mondo è la ChevronTexaco, avendo rilasciato fino ad oggi il 3,5% delle emissioni di gas serra, seguita dalla Exxon con il 3,2% e quindi dalla BP con il 2,5%.
Il rapporto distribuisce anche dei buoni punteggi.
- BMW
- Daimler
- Cisco System
- Hewlett-Packard
- Honda
- Nissan
- Samsung
Sono indicate come le migliori aziende in merito, nonche’ in trasparenza.
I dati restano pero’ incompleti. 111 aziende su 500 non hanno comunicato le loro emissioni. Il rapporto mette anche in guardia le aziende contro il rischio di sottostimare le proprie emissioni indirette (provenienti da fonti che non possiedono o non controllano direttamente).
Secondo il programma della Nazioni Unite per l’ambiente, le emissioni totali di gas ad effetto serra nel mondo hanno oltrepassato i 50 miliardi di tonnellate di CO2 nel 2010. E a maggio, la concentrazione di CO2 ha superato il limite di 400 particelle per milione (ppm), un livello senza precedenti dal 2,5 milioni di anni
* Tra le aziende italiane che hanno contribuito al rapporto ci sono anche: ENI, Assicurazioni Generali, Unicredit e Intesa SanPaolo. Mentre la Luxotica Group ha rifiutato di partecipare fornendo i propri dati, e Prada ha accettato di partecipare ma poi non ha risposto.
(testo rimodellato su un articolo di Audrey Garric, pubblicato sul quotidiano Le Monde del 13/09/2013)