Se avrai la fortuna di passare dalle parti di Cuneo e dintorni non potrai fare a meno di notare dei vistosi cioccolatini piuttosto invitanti venduti in quasi tutti gli esercizi commerciali. Per chi non lo sapesse questi sono dolcetti tipici e tradizionali che gli abitanti di zona offrono in dono agli ospiti o che portano con sé quando pranzano a casa di amici e parenti. I cuneesi fanno parte a pieno titolo delle tradizioni dolci locali e oggi te ne parleremo presentandoti la versione storica. Sono comunque diversi i marchi che ne producono delle varianti rivisitando la ricetta; tra quelli storici c’è sicuramente Venchi, azienda leader nel mondo del cioccolato che risiede proprio a Cuneo e da anni produce una deliziosa versione dei cuneesi al rum.
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Ma cosa sono i cuneesi?
Sono cioccolatini formati da due cialde di meringa all’interno delle quali è racchiusa una gustosa crema pasticcera amalgamata con cioccolato fondente e rum. Questo involtino di bontà è ricoperto da un sottile strato di cioccolato fondente prodotto in zona che lo rende, a tutti gli effetti, un grosso e ghiotto cioccolatino. Di norma il cuneese al rum è avvolto in una carta plastica rossa decorata con scritte e caratteri dorati. Tuttavia ci sono moltissime altre versioni per chi apprezza altri sapori alternativi alla decisione e alla forza del rum sposato con il cioccolato fondente.
Il cuneese al rum tra storia e leggenda
Il cuneese al rum è un’idea di Andrea Arione, primo proprietario dell’omonimo negozio-bar. Visto il successo di questi cioccolatini volle proteggere la sua creazione registrando il Brevetto per Marchio d’Impresa e, quindi, blindando la ricetta originale custodita ancora oggi dai proprietari del Bar Arione.
Persino Ernest Hemingway volle apprezzare personalmente questi famosi cioccolatini recandosi al Bar Arione dove fece una bella scorta per la moglie in vacanza a Nizza, nel maggio 1954.
I cuneesi al rum portano con sé anche una leggenda secondo la quale, prima di arrivare al cioccolatino cuneese così come lo conosciamo oggi, fu Pietro Galletti ad inventare la crema pasticcera al rum e al cioccolato fondente. Egli riuscì nell’impresa dopo una serie di tentativi per cui la crema avanzata la utilizzò per tante preparazioni non sapendo più come evitare di buttarla via.
Tra questi dolci improvvisati, cotti e preparati per non sprecare la crema, egli ebbe l’intuizione di utilizzarla per guarnire delle piccole meringhe. Sottopose questo nuovo dolce ai suoi amici senza aspettarsi il grande successo che ebbero, dopo un incessante passa parola, e che contribuì a creare quello che a oggi è il “cuneese al rum”.
Variazioni e gustosi abbinamenti
Al giorno d’oggi esistono tantissime variazioni e gusti molto ghiotti, anche senza alcol. Per esempio, sono molto apprezzate le variazioni alla nocciola e alla crema di marroni, due produzioni tipiche locali piemontesi che trovano nel cuneese il miglior abbinamento. Il miglior modo per esaltarne il sapore, ovviamente, è quello di abbinare il cuneese al rum con vini e spumanti di zona dai nomi altisonanti e noti in tutto il mondo.
Ci riferiamo ad etichette come gli spumanti rosati delle Langhe o i vini dessert di Monferrato e d’Asti, produzioni eccezionali che esplodono sul palato con bouquet di sapori eccellenti e che verranno sublimati dalla bontà dei cuneesi al rum o in tutte le altre ghiotte versioni.
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