Giubbotti pieni di sabbia, che pesano tra 1,2 e 6 kg, per calmare i bambini iperattivi. È l’ultimo provvedimento pensato nelle scuole tedesche.
Ma è veramente la soluzione giusta? Non sembrano anche a voi delle moderne camicie di forza? Nn sarebbe meglio puntare sulla prevenzione e su corretti stili di vita? Non è detto che i bambini iperattivi di oggi siano stati ritenuti tali nei decenni passati, e qualora lo fossero la colpa è tutta tranne che la loro. Approfondiamo insieme l’argomento, per cercare di vederci chiaro.
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Bambini iperattivi: la soluzione della Germania
Negli ultimi anni, la Germania ha assistito a un aumento di diagnosi di bambini iperattivi. Per far fronte a questa situazione, circa 200 scuole hanno deciso di far indossare loro delle camicie piene di sabbia. Una trovata che ha diviso anche gli esperti e che ha suscitato non poche polemiche e proteste, soprattutto tra i genitori.
Camicie di forza per calmare i bambini iperattivi: i pareri discordanti
I giubbotti pieni di sabbia hanno un peso che varia tra 1,2 e 6 kg. Il loro costo è compreso tra i 140 e i 170 euro. La funzione, secondo le scuole tedesche, è aiutare i bambini a rimanere fermi in classe, focalizzando la loro concentrazione.
Come dicevamo, il provvedimento ha diviso gli esperti. Chi è più vicino all’ambiente scolastico, infatti, afferma che“ai bambini piace tantissimo e nessuno viene forzato a metterla. Anzi anche chi non ne ha bisogno la vuole provare, quindi non è affatto un segno di emarginazione”. Altri esperti, invece, mettono in guardia su una misura che ricorderebbe “le camicie di forza usate negli ospedali psichiatrici e rendono questi bambini dei diversi”.
Anche tra i genitori ci sono pareri discordanti. A chi afferma che si tratti di torture da evitare, si affianca chi invece si dichiara soddisfatto e afferma che il proprio bambino indossa il giubbetto spontaneamente e lo aiuta a concentrarsi e a stare fermo.
Negli Stati Uniti, questi stessi giubbotti vengono adoperati in alcuni casi di autismo. Gehild de Wall, capo dell’unità per l’inclusione della scuola Grumbrechtstrasse ad Amburgo, afferma che “i bambini che si muovono in continuazione non riescono a distinguere uno stimolo dall’altro. La giacca li aiuta ad avere un maggior contatto con sé stessi e a concentrarsi”.
Il giubbotto, spiega inoltre, viene indossato solo se il bambino è accondiscendente e per un massimo di 30 minuti.
Disturbo da deficit di attenzione
Il Disturbo da Deficit di attenzione (ADHD), conosciuto più comunemente con il termine di iperattività, è un disturbo evolutivo dell’autocontrollo. Si tratta di un vero e proprio disordine dello sviluppo neuropsichico del bambino e dell’adolescente.
Chi ne è affetto è incapace di regolare il proprio comportamento e adeguarlo agli obiettivi e alle richieste dell’ambiente che lo circonda. I sintomi più comuni sono: difficoltà di attenzione, di controllo degli impulsi e del livello di attività.
I bambini iperattivi, soprattutto in assenza di un supervisore adulto, si annoiano facilmente. Questo si traduce in frequenti fluttuazioni dell’attenzione da un’attività a un’altra, senza che nessuna di queste venga completata. Nella maggior parte dei casi, i bambini non riescono a riflettere prima di agire, ad aspettare il proprio turno, a lavorare in previsione di un premio lontano nel tempo, anche se consistente.
Aumento di casi di autismo infantile e iperattività causati da agenti tossici presenti nell’ambiente?
Tempo fa, un gruppo di ricercatori collegò l’aumento dei casi di autismo infantile e iperattività alla presenza di 6 agenti tossici nella nostra vita quotidiana.
Secondo questi esperti, “l’estesa esposizione ad agenti chimici tossici nell’aria, nell’acqua, nel cibo, nel suolo e nei beni di consumo può aumentare il rischio di disabilità cognitive, comportamentali o sociali”.
In particolare, i 6 agenti chimici responsabili dell’impennata di questi disturbi sarebbero:
- I Pesticidi Organofosforici
- I Polibromodifenileteri (PBDE), sostanze chimiche utilizzate come ritardanti di fiamma
- Inquinanti atmosferici collegati alla combustione, come i PAH (idrocarburi policiclici aromatici), il biossido di azoto e il particolato atmosferico
- Il piombo, presente soprattutto nelle tubature dell’acqua e nella vernice
- Il mercurio
- I policlorobifenili (PCB), agenti chimici industriali che sono in genere utilizzati nell’equipaggiamento elettrico
Bambini iperattivi: il giubbotto di sabbia è veramente la soluzione giusta?
A prescindere dalle possibili cause che possono portare a un aumento del numero dei bambini iperattivi, viene da chiedersi se la soluzione adottata in Germania è veramente quella più adatta.
Secondo Michael Schlte-Markwort, direttore del reparto di psichiatria infantile nella clinica universitaria di Amburgo, si tratta principalmente di un problema etico e sarebbe piuttosto necessario concentrarsi su ogni singolo bambino che cercare una soluzione per modificarne il comportamento in classe. Alcuni psichiatri, inoltre, hanno avanzato dubbi sugli effetti sulla salute che un uso a lungo termine di questa soluzione potrebbe avere. Effetti che al momento non è possibile prevedere.
Urgente sarebbe inoltre far comprendere agli altri adulti che non hanno un caso di ADHD in famiglia quale sia la reale natura dell’iperattività, per intervenire nel pieno interesse del bambino e non soltanto per cercare di arginare sintomi che sono visti come un “disagio per la collettività”.